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domenica 12 gennaio 2014

Costruiamo insieme la Racalmuto dell'avvenire

Costruiamo il FUTURO di RACALMUTO
Il passato è morto, il futuro tutto davanti, ammaliante, libero da ogni retaggio. Chi ha peccato vada dal suo confessore e si faccia assolvere, chi ha commesso crimini aspetti la giustizia umana sperando che tra rinvii, indulti e condoni finisca ogni umano processo in una bolla di sapone.
Chi presenta all'incasso meriti storici li affidi alla memoria degli storici, ai propri blog o stampandosi libri a proprie spese (seguendo il mio caso). Noi non abbiamo più tempo per certe commemorazione dei defunti: l'avvenire ci incalza.
Noi chi? Vi saremo una ventina di intellettuali più o meno a riposo che comunque la vediamo teniamo molto a Racalmuto. Litighiamo peggio delle baruffe chiazzotte. Spesso siamo ridicoli. Una volta sì una volta no solleviamo problemi sulla seraficità degli angeli mentre Bisanzio brucia. La notoria astrazione, inconcretezza, i soliti vaneggiamenti  dell'uomo di pensiero.
Comunque idee ne abbiamo. Mettiamole a confronto, una tantum solidarizziamo per il bene della cittadinanza del nostro Paese lo si chiami Regalpetra per vezzo letterario o Racalmuto per manie conservatrici.
Non so per per provocazione o per voglia di concretezza, dissemino qui dei nomi: Felice Cavallaro, Borsellino, Nino Vassallo, Calogero Taverna, Giovanni Salvo, Pierino Carbone, Sergio Scimè, Guagliano, Carmelino Rizzo, Vincenzo Maniglia, Calogero Giglia, Tanu Savatteri, Ignazio Licata, il figlio di 'Gnaziu Petrotto, Angelo Cutaia, e altri tanti altri che la mia semisecolare permanenza a Roma non me li fa individuare.Si costituisca un comitato elettorale, si scelga un simbolo che a me piacerebbe fosse MALGRADOTUTTO cartiglio attorno allo stemma storico di Racalmuto , campo rosso con ora nove bande gialle .. L'invito dovrebbe essere  ????? Sindaco.
Chi propongo a sindaco? Ma è ovvio: SALVATORE PICONE.
I motivi li ho già precisati in un mio post dei giorni scorsi. Nel caso li ribadirò con più forza e con più pregnanti ragioni.
S'intende: alle donne va riservato il debito spazio. Ho avuto modo di apprezzare, non condividere, litigare con alcune rappresentanti racalmutesi della famosa altra metà del cielo. Ne sciorino i nomi: Merulla, Pensillo, Maria Rita Mattina, Angela Martorana ed altre che non conosco bene.
Ma soprattutto subito mano ad un programma ardimentoso, costruttivo, rivoluzionario, avveneristico. Individuazione delle nuove e diverse fonti di finanziamento. Un programma per la Racalmuto dell'avvenire, insomma.   .

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