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mercoledì 5 marzo 2014

Il Taverna aveva in serbo proposte piuttosto inusitate per la soluzione della grossa crisi dirigenziale del locale PD a proposito del futuro sindaco. Se le tiene per sé; ha reso felice la moglie; finita una sua faccenda dentaria se ne torna a Roma strafottendosene della recentissima residenza racalmutese costatagli 500 euro

Uno solo è in grado di affrontare senza timore con cognizione di causa e con idee salvifiche e con vere prospettive il problema dei precari (e tante altre esiziali faccende) del Comune di Racalmuto: ha competenze, conoscenze, sa di economia, di finanza, di bilanci  e conosce a menadito la situazione amministrativa racalmutese; soprattutto costui non ha cadaveri (sic) nell'armadio avendo sempre lavorato lontano da qui. E ciò non è poca cosa: mi diceva un vero e competente politico racalmutese: dove vanno? appena si muovono la Prefettura tira fuori le sue schedature e tornano subito a casa con ignominia (incandidabilità). Costui si chiama CALOGERO TAVERNA, già TAVERNA SINDACO, Ma non se ne preoccupino i concorrenti, diano credito all'astioso MALGRADO TUTTO: è candidatura inesistente. Al Taverna è finita come alla prosperosa avvenente fanciulla che tutti la vogliono e nessuno se la piglia. Non  più tardi di ieri pomeriggio l'x segretario provinciale del PD avvocato Emilio Messana doveva accordargli un quarto d'ora di udienza: non si è fatto vivo; o se ne è scordato o ha fatto finta di scordarsene. Il Taverna aveva in serbo proposte piuttosto inusitate per la soluzione della grossa crisi dirigenziale del locale PD a proposito del futuro sindaco. Se le tiene per sé; ha reso felice la moglie; finita una sua faccenda dentaria se ne torna a Roma strafottendosene della recentissima residenza racalmutese costatagli 500 euro.

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