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giovedì 17 aprile 2014

Invito al compagno Giuseppe Grizzanti di M5S

L'incipit del Nardu della pastorale. A Racalmuto abbiamo avuto un esilarante Nardu come la buon'anima di Cosimu La Rocca; l'altro Nardu pastorale dovrebbe essere Totino Scimé, in questo momento padre eddolorato per la morte della giovane figlia. Vada il mio accorato cordoglio come so di tutta la cittadinanza di Racalmuto al di là di ogni steccato che di questi tempi si va ergendo perfido incivile dissolutorio. Tutti ad accusare tutti. Colpevole tu, no tu e frattanto arrivano esteri commissari che invocati da dissennati pennaioli ci hanno condanno ad una triennale necrosi economica e sociale.
Ma qui va un mio invito politico, un bussare alla sensibilità artistica e teatrale del compagno (io sono comunista) GIUSEPPE GRIZZANTI di M5S. Iniziamo quel discorso che ci eravamo promessi. In una sorta di intesa tra il PD e consoci comunali e il M5S consorziamoci per una atipica compagnia TEATRALE. Sin d'ora diamoci da fare per rappresentare in questo dicono prossimo a risorgere Teatro Comunale Regina Margherita  la PASTORALE di padre Fedele da San Biagio. I politici nazionali di riferimento ci diano l'indispensabile sostegno.
Voi di M5S e noi della coalizione del PD siamo quelli che vogliamo essere presenti in questa competizione elettorale di Racalmuto con la nostra carta d'identità politica. Non ci prestiamo a inciuci personalistici, a indecorose bottegucce personalistiche. Si sappia che la POLITICA è un valore aggregante e di progresso, pur con tutte le sue devianze, senza il quale valore si è SOLI e come dice  lo Spirito Santo VAE SOLIS, guai a chi è solo. E un piccolo spazio vitale quale è Racalmuto se davvero vuole essere quell'isola nell'isola di sciasciana memoria è destinato a perire o a deperire che è peggio: sopravvivere malconciamente. Nei palazzi del potere di Agrigento, Palermo, Roma e Bruxelles non sarebbe  neppure una minuscola espressione geografica. Se può servire per inventare un appiglio per giustificare fondi e teatralità salvifiche di una certa piaga a cui do il nome di ANTIMAFIA, un paesino siciliano (dagli addosso alla SICILIA) ove impunemente si possono bruciare sette camion o bucare 40 automobili o di notte in aperta campagna si possono rubare chilometri dei fili di rame per alta tensione o a Saccitello può sprofondare un traliccio di 18 metri (ma qui il fatto viene semplicemente ignorato, dimentichi che Petralia aveva fatto inserire nell'albo pretorio on line il preavviso di un brillamento di mine nelle viscere di Italkali), beh che manna per carabinieri in alta uniforme, guardie di finanza, magistrati distaccati potersi esibirsi DOPO in irruzioni dalla esasperata appariscenza. E visto che Racalmuto è la terra dell'antipolitica degli inciucianti esuli dalle agenzie tassaioli o dai giochi di potere, dagli addosso agli untori.
Ma voi di M5S e noi del PD vigliamo dobbiamo mutare musica. Accapigliamoci, non baciamoci per cortesia magari per commuovere qualche tapino colpo di spillo, ma facciamo questa opera di cultura; convertiamo il paese al culto degli ideali politici senza i quali non v'è salvezza ma dannazione al di là di ogni novella tomistica dell'etica in politica.
Caro Giuseppe Grizzanti intanto iniziamo con un bel ritorno agli amori filodrammatici di questo letterario paese di Racalmuto; insieme prepariamo questa social popolare recita della PASTORALE con l'intima speranza che un accorto paese mandi voi e noi a fare da maggioranza e da minoranza nella AMMINISTRAZIONE COMINALE, dopo avere capito che devono mandare al diavolo queste bottegucce di inciuciate meschine ambizioni a gestire un mercimonio dei residui beni di un liquidato Comune da commissari romani magari per mala gestio di qualunquistici rissosi parolai.

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