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sabato 19 aprile 2014

Laicamente per me esistono le colpe non i colpevoli. Ovviamo alle malefatte, non arroghiamoci la toga per condannare e fare incarcerare quelli che a dire dei cattolici sono i nostri fratelli, il nostro prossimo. Voler mandare la gente in galera o nel fuoco della geenna mi sa di condannevole spirito vendicativo.

Carissimo Roberto, dici cose molto profonde e nutro per te stima profonda. Stamani venivo accusato di essere inconsistente perché parlerei troppo ma non farei nulla. Non mi hanno dato il tempo di controbattere. Insomma il non fare nulla significava che denunciando le tante falle politiche e civili racalmutesi non faccio denunce penali. Cioè non mandavo la gente in galera. A me questo spirito vindice non mi appartiene. Nel mio lavoro ispettivo(e di altissimo rango- Ignazio Licata me lo consentirà) rispettavo il codice d'onore della Banca d'Italia: ero ((uno dei soli tre grandi ispettori a dire di Sarcinelli) un problem solver. Un risolutore dei problemi, non un giustiziere. Io perseguo le fattispecie, le condotte antidoverose non i rei o i colpevoli. Non amo giudicare e qui sono evangelico perché non vorrei a mia volta venire giudicato. Laicamente per me esistono le colpe non i colpevoli. Ovviamo alle malefatte, non arroghiamoci  la toga per condannare e fare  incarcerare quelli che a dire dei cattolici sono i nostri fratelli, il nostro prossimo. Voler mandare la gente in galera o nel fuoco della geenna mi sa di condannevole spirito vendicativo.

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