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mercoledì 9 aprile 2014

Qualcuna mi contrasta

Veda gentilissima signora Scimé se io fossi un politico o facessi campagna elettorale subito mi strapperei per lei i vestiti e griderei allo scandalo: come non ci si impegna per l Fisicità la disabilità le dipendenze dall'alcoolismo e dalle sostanze dopanti, per i falsi invalidi e il lavoro per il trasporto di autoambulanze delle varie no-profit di Racalmuto. Mi guadagnerei subito un sacco di voti. Ma piglierei per il culo i racalmutesi che credo siano stanchi per un quarantennio di presa per il culo. La Legge può anche demandare al Comune la scissione atomica a freddo. Ce ne stanno un milione di leggi inutili ma vigenti una più una meno che non fa differenza. Se lo Stato  non dà i fondi gioca solo a scarica barile. Mi diceva proprio oggi Totò Petrotto, appunto l'ex bravo sindaco di Racalmuto: Guarda un po', lo Stato mette in bilancio un tot per  le finanze comunali. Il Comune imposta il suo bilancio preventivo tenendo conto di quelle spettanze. Senza manco avvertire dimezza i fondi e costringe a scaricare sulla cittadinanza oneri gravosissimi. Il discorso forse qui può apparire astruso. Ma deve essere chiaro che promettere assistenza agli ammalati, sostegno(che davvero è poi doverosissimo) alle famiglie degli handicappati e tutte quelle cose che fanno gridare allo scanalo la signora Scimé, è promettere appunto la luna del pozzo. Senza sordi 'un ssi nni canta missa. E allora la signora può rintuzzare: come fa lei dottore Taverna (sì, signora mi dispiace per lei, sono dottore) a promettere lo smantellamento dei ginisara  e dei cumuli cancerogeni della Montedison  e come ora si camuffa? Perché lì avrei quattro vie per fare soldi: a) i fondi comunitari; B) la refusione dei danni da parte di proprietari dormienti; C) la debita tassazione ivi compresa l'Irap a quelle che considero STABILI ORGANIZZAZIONI (Italkali, Autosrrade. Montedison, o suoi camuffamenti: D) ricorrerei alla monetizzazione pronto cassa della miriade di crediti certi, liquidi e esigibili del Comune. Controrisposta: e perché allora non fa qualcosa per i servizi sociali? Ma farei di più molto di più. Ne ho fatto una volta una progettazione nel mio concorso per una  FONDAZIONE LETTERARIA LEONARDO SCIASCIA: Non mi fu data manco risposta .I fondi, pronubi racalmutesi, finirono a una fantasmatica bagascia del Nisseno.

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