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mercoledì 16 aprile 2014

Se spunta ancora il sole per te, vivi il tuo impulso, la tua residua gioia. Sei uomo, sei tu il vincente.



'eterna astuzia di chi  nasce donna. Sempre a circuire, sempre a volere e non volere.
Ed io taalora dingo Faust che crede di avere patteggiato con Mephisto
la sua anima per un ritorno ai suoi giovanili fuochi. Ma ora ho solo questo bisbigliare di una Patetica russa
 eseguita in su una tele ad ampio schermo; mi invita
ad un muto pianto intimo, non accorato soltanto intristito.
Salve sole, anche oggi sei spuntato per me. 
Tchaikovsky  inopinatamente mi trascina gioiosi saltelli.
Se spunta ancora il sole per te, vivi il tuo impulso, la tua residua gioia. Sei uomo, sei tu il vincente.
.

Ma ecco che Tchaikovsky torna patetico, intristito funereo con quel suo dolce canto di morte,
questa eterna gioia di non esistere più ha le malie del  nulla, senza donne da amare, senza affetti da custodire,
senza dolori da soffrire. Tu uomo triste che ridi, forse solo sorridi, amaro sconsolato, ritirato solitario nel tuo eremo.
 Chiudi i cancelli del cuore. Nulla è da amare eccetto questo cupo suono di morte. O cieli ilari, fuggite da me.
Siete ingannevoli ed io odio l'astuto mentire.

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