Mi appare singolare che si creda di ridimensionare un fatto gravissimo, a dir poco un plagio politico, volendo contrabbandare che in fin dei conti non sarebbe stato Totò ma Lillo la vittima del plagio. Una cosa di sette anni fa!!! In questo settennio i cataclismi politici amministrativi giudiziari prefettizi viminaleschi commissariali sono stati terrificanti. Insomma ora concorre per sindaco chi non ha alcuna consapevolezza di tutto questo e mettendo su una confusionaria palude politica, in sbalorditiva incompatibilità ambientale, sta a ciarlare, a dire il vero in buona compagnia, strafottendosi del paese e del suo avvenire. Un dichiararsi fuori gioco non sarebbe un atto di doverosa ETICA cattolica?
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