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lunedì 5 maggio 2014

Seguito della mia corrispondenza espistolare con il reverendo don Calogero Curto di Racalmuto

CARISSIMO LIDDRU, TU DICI DI AMARE LA politica. Ben detto. Ma specifichiamo quale politica. Per politica si intendono due cose, l'aspetto ideale e l'aspetto materiale. Quello ideale investe la concezione dello Stato che ognuno di noi, ogni cittadino, a prescindere dalla fede, dalla sua concezione etica, dalla sua cultura non può concedersi il lusso di non avere. Ognuno di noi deve avere una idea di come deve essere lo Stato in cui opera lavora parla ed agisce. Si tratta dei suoi rapporti con il prossimo. Io ad esempio sono mi vanto e voglio essere e restare COMUNISTA. Tu da buon prete credo che fingi di credere che la Rerum Novarum possa essere una buona ricetta per continuare a risolvere i problemi di quella che oggi è una società opulenta. Sarai un fanatico di quello che voi clericali chiamate bene comune, ma una tangibile idea politica sei costretto ad avere. Ma c'è l'altro espetto: quello materiale , che si chiama politica economica. Senza sordi caru Liddru nun si nni canta missa. Lo Stato deve provvedere alle occorrenze finanziarie di ogni fine mese perché altrimenti manco la congrua di un tempo ed ora non so quello che ti passa la Curia avresti- Figurati i pensionati, gli impiegati, i professori e tutta quell'altra pletora di mangia pani a tradimento che poi sputano sul piatto in cui senza merito alcuno mangiano. Ma scendiamo al paese. Dicono che è disastrato. Falso. Il comune di Racalmuto ha oltre 15 milioni di euro di crediti CERTI LIQUIDI ED ESIGIBILI, monetizzabili, come  di riscontabili presso qualsiasi istituto credito anche straniero meglio se di Vaduz. Quando al candidato sindaco Enzo Sardo ho fatto presente questo topico elemento finanziario, risolutore di ogni problema comunale, sai  che mi ha risposto? che lui tra fare fallire il paese o fare fallire il comune opta per il fallimento del Comune. Gli ho risposto che si auguri di non essere lui il sindaco perché farebbe fallire così e il paese e il comune e lui finirebbe in galera. Già dal prossimo novembre nessun sindaco può firmare il bilancio se non fa emergere quei 15 milioni di crediti certi liquidi ed esigibili in atto omessi; anche se comunale quel bilancio sarebbe FALSO e penso che addirittura si tratterebbe di falso in atto pubblico,  delitto ben più grave del banale falso in bilancio delle comuni società di capitali.

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