Racalmuto si consegna alla gestione podestarile con una fisionomia
economica e sociale segnata da turbolenza sociali, specie tra gli zolfatai.
Sono gli zolfatai che hanno una più avvertita coscienza sociale ed è appunto
fra loro che sorge a Racalmuto il primo nucleo fascista. Ne sono animatori gli avvocati
Agostino Puma e Salvatore Burruano. L’11 dicembre 1922 il prefetto di Girgenti
(poi Agrigento) il dott. Raffaele Rocco () partecipa al Ministro degli Interni
che l’associazione «Racalmuto - Lega di miglioramento fra zolfatai» aveva pochi
giorni prima cambiato titolo in «Sindacato Nazionale Zolfatai» aderendo al
fascismo. () Siamo, come si vede, a pochi giorni dalla "marcia su
Roma": avvedutezza degli zolfatai (la cui loro lega risaliva ai Fasci ed
era stata dominata dal socialista Vella) o opportunismo di due giovani avvocati
appartenenti alle famiglie emergenti di Racalmuto? Non è facile rispondere, ma
entrambe le cose sono plausibili. Una sezione fascista - la prima - risulta
costituita a Racalmuto il 26 dicembre 1926. ()
Racalmuto si affaccia al secolo XX con connotati che possiamo cogliere
dall’Annuario d’Italia - Calendario generale del Regno" del 1896 pag. 318
e segg. «Mandamento di Racalmuto - Comuni 2 - Popolazione 22.648, Tribunale,
Conservatorie delle ipoteche e Ufficio metrico in Girgenti, Ufficio di P.S. e
Uff. Reg. In Racalmuto. Magazzino Privative e Agenzia delle imposte a Canicattì
- Racalmuto - Collegio elettorale di Canicattì, diocesi di Girgenti. Ab. 13.434
Sup. Ett. 4.237 - Alt. Su livello del mare m. 460 - Grosso borgo, fabbricato
sulla sinistra di un affluente del Platani. Corsi d’acqua: un affluente del
Platani. Prodotti: cereali, viti, olivi, frutta. Miniere: Miniere di zolfo
greggio e varie miniere di salgemma. Fiere: ultima Domenica di maggio (bestiame
e merci). Sindaco: Tulumello barone Luigi. Segret. Comunale: Rao Liborio. -
Agenti di assicurazione: Macaluso Vincenzo (Venezia), Rao Liborio. Albergatori:
Martorana Alfonso - Valenti Giuseppe. Bestiame: (negoz.) Borsellino Calogero -
Borselino Giovanni - Pavia Giulio - Piazza Gio. E Giuseppe. Caffettieri:
Esposto Pio; Farrauto Gioacchino; ved. Licata. Cappelli (negoz.): Conigliaro
Francesco - Martorana Nicolò. Cereali: (negoz.) Bartolotta Giuseppe -
Bartolotta Salvatore - Bartolotta Nicolò - Scimè Salvatore - Nalbone F.lli. Cordami:
(fabbric.) Greco Salvatore - Scimè Salvatore. Farine: (negoz.) Falcone
Gioacchino - Geraci Calogero - Scimè Gregorio - Scimè Alfonso - Scimè Pasquale
- Schillaci Ventura - Taibbi Gioacchino. Ferro: (negoz.) Cutaia Luigi -
Macaluso Salvatore. Formaggi: (negoz.) Denaro Calogero - Denaro F.lli -
Giuffrida Gaetana - Iovane Antonio. Legnami: (negoz.) Macaluso Francesco -
Macaluso Salvatore - Napoli Carmelo - Cutaia Luigi. Merciai: Alessi Salvatore -
Di Rosa Giuseppe. Miniere di salgemma: (eserc.) Bartolotta Giuseppe - Denaro
Giovanni - Lauricella Nicolò - Licata Salvatore. Miniere di zolfo: (eserc.)
Argento Michelangelo - Argento Santo - Bartolotta Diego - Bonomo Giuseppe e
Figli - Brucculeri Michelangelo - Buscarino Pietro - Cavallaro Giuseppe -
Cavallaro Luigi - Cino Calogero - Cutaia Salvatore - Farrauto cav. Alfonso -
Farrauto Francesco - Franco Gaspare - La Rocca Salvatore - Liotta Calogero - Lo
Jacono Vincenzo - Macaluso Stefano di Calogero - Macaluso Stefano di Francesco
- Mantia Giuseppe - Mantia Michele - Mantia Salvatore - Martorana Salvatore -
Martorana Vincenzo - Matrona comm. Gaspare - Matrona cav. Paolino - Matrona
cav. Michele - Matrona Napoleone - Messana Calogero - Morreale Carmelo -
Munisteri Pinò Nicolò - Picone Salvatore - Puma Carmelo - Romano Calogero fu
Luigi - Romano Giuseppe - Romano dott. Salvatore - Salvo Giuseppe - Schillaci
Diego - Schillaci Giuseppe - Schillaci Pietro - Schillaci Ventura F.lli -
Sciascia Leonardo - Scibetta Diego - Scibetta avv. Giuseppe e F.lli - Scimè
Pasquale - Sferlazza Salvatore e Figli - Tinebra Luigi - Tinebra Salvatore;
Serafino; Vincenzo - Tulumello Arcangelo - Tulumello b.ni Luigi - Tulumello
Nicolò - Tulumello Salvatore - Vella Antonio e Volpe Calogero. Mode: (negoz.)
Conigliaro F. - Molini: (eserc.) Burruano Giuseppe - Falcone Gioacchino -
Farrauto Salvatore - Palermo Nicolò - Scimè Pasquale - Scimè Sferlazza
Salvatore. Molini (a vapore) : (eserc.) Alfano Giuseppe - Farruggia Gerlando -
Grillo e Picataggi - Scimè Arnone Giuseppe. Olio d’oliva: Cinquemani Alfonso -
Cinquemani Dom. - Cinquemani Salvatore - Leone Diego - Licata Salvatore -
Liotta Pietro e Patti Leonardo. Panettieri: Genova Pietro - Rizzo Nicolò -
Romano Ignazio. Paste alimentari: (fabbric.) Franco Vincenzo - Giudice Nicolò -
La Rocca Francesco - La Rocca ved. Carmela - Mattina Salvatore - Mattina
Vincenzo - Picataggi Federico (a vapore) - Pitruzzella Angelo; Diego. Pellami:
(neg.) Alessi Salvatore. Pizzicagnoli: Denaro Salvatore - Iovane Antonio.
Sommacco :(negoz.) Denaro Giovanni - Flavia Giuseppe - Grillo Raffaele - Mantia
Giuseppe - Martorana Luigi - Mendola Calogero - Pantalone Giosafatte. Tessuti:
(negoz.) Collura Salvatore - Franco Gaspare - Petruzzella G.B. - Puma Gerlando
- Romano Calogero - Scibetta Giuseppe. Vini: (negoz. Ingrosso) Mazttina Carmelo
- Mendola Santo - Puma Giov. - Puma Michelangelo - Salvo Giuseppe - Taverna
Carmelo - Zaffuto Angelo. Professioni: Agrimensori: Amato Calogero. Agronomi:
Busuito Alfonso Falletta Luigi - Grisafi Calogero - Terrana Giuseppe.
Farmacisti: Baeri Angelo - Cavallaro Giuseppe - Scibetta Luigi - Presti Cesare
- Romano Giuseppe - Tulumello Salvatore. Medici-chirurghi: Bartolotta Giuseppe
- Burruano Francesco - Busuito Luigi - Busuito Giuseppe - Busuito Salvatore -
Cavallaro Erminio - Falletta Gaetano - Romano Salvatore - Scibetta-Troisi
Alfonso - Scibetta-Troisi Diego - Macaluso Luigi. Notai: Alaimo Michelangelo -
Gaglio Ferdinando - Vassallo Giuseppe Antonio.
Il quadro economico che se ne trae è molto variegato ed esplicativo.
Oltre 63 esercenti di miniere di zolfo (per converso solo 4 esercenti di
miniere di salgemma) attestano l’importanza del settore. L’agricoltura è
piuttosto fiorente: 5 grossisti in cereali; 7 spacci di farine; 6 molini e 4 a
vapore; paste alimentari e pane vengono smerciati in vari punti di vendita;
opera anche un pastificio a vapore; 7 commercianti all’ingrosso in vino; 7
grossisti di sommacco; 7 grossisti di olio di oliva. Il secondario, in un
centro effervescente per occupazione industriale e per sviluppo agricolo, è
congruo: negozi di ferro, di pellami, di legname, di cordami non mancano; e poi
merciai ed empori di mode, di tessuti, di cappelli; quindi trovano lavoro i
caffettieri (ben tre). La pastorizia è discreta: negozi di formaggio e quattro
macelleria lo comprovano. Nutrita la serie dei professionisti: diversi
agrimensori ed agronomi, segno della rilevanza della proprietà terriera; tre
notai (di cui solo uno veramente racalmutese); stranamente i tanti avvocati del
tempo non ci vengono segnalati; e poi tanti (troppi) medici (ma molti sono fra
loro strettisimi parenti ed è da pensare che la laurea fosse più un orpello che
lo studio propedeutico ad una effettiva professione medica). Il quadro
‘borghese’, "agrario" ed il profilo degli esercenti di miniere di
zolfo - che un ruolo avranno nell’avvento del fascismo a Racalmuto - sono ben
delineati a decifrare fra i cognomi delle famiglie che figurano le arti ed i
mestieri. Destinati ad uno squallido tramonto le tre famiglie in qualche modo
titolate: i Tulumello, i Matrona ed i Farrauto; presenti nell’agone politico
prefascista i vari Cavallaro, Bartolotta, Scimé, Baeri, Mantia, Vella, etc. E’
arduo rinvenirvi i ceppi d’origine di quelle che saranno le figure dominanti
del fascismo: Giovanni Agrò, il dott. Enrico Macaluso, il prof. Giuseppe
Mattina di Gaetano, il maestro Macaluso, Antonio Restivo: una rotazione
dirigenziale, in senso popolare, il fascismo a Racalmuto senza dubbio finì col
determinarla, una sorta di redenzione sociale delle classi meno abbienti, una
retrocessione dalle funzioni pubbliche dei ‘galantuomini’ racalmutesi
dell’Ottocento
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