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giovedì 21 agosto 2014

Eravamo tre amici al bar

 

 
 
 
ERAVAMO TRE "AMICI" AL BAR .. veramente a Piazza Castello dinanzi il Mutuo Soccorso. Abbiamo parlato di circolo e di tradizioni. Il vecchio non disse nulla. Almeno io non ricordo. Tre "amici" stellarmente lontani.
 
 Il vecchio oggi morto, seppellito e penso decomposto, girava in cerca di elogi e di riconoscimenti. E pare che li avesse.
 
IL GIOVANE oggi è brizzolato- Polemizza ma sempre cicero pro domo sua. Se si mettesse qualche volta a stigmatizzare i torti che spesso fanno agli altri forse sarebbe più simpatico. Ma non si chiamerebbe Pierino Carbone- Lui è fatto così e molti lo stimiamo nonostante non parli mai bene di noi.
 
Quello di mezza età, oggi è molto vecchio anche di mente e di lingua. Diceva oggi alla moglie: Marì, io ho sempre odiato la vita. Dovetti essere ubbidiente ai genitori in modo esemplare, quasi quasi mi facevan prete destinato ad essere vescovo perché ero esemplare. Persino in Banca d'Italia sono stato costretto ad essere esemplare- E poi al SECIT di Reviglio, o come dirigente generale della Mediterranea o come consulente bancario e finanziario dell'AIMA dovetti essere esemplare. Persino nel PCI fui esemplare.
Tanto mi ha fatto odiare la vita.
Un triennio fa, uscendo da una profonda depressione sono riuscito ad amare la vita.
Oggi amo la vita.
E la voglio amare sconfinatamente, sconsidetaramente, inconculcabilmente. E guai a chi mi contraddice. La vita è mia e la voglio tutta.
Mia moglie però non mi domandò per quanto tempo-
Ho paura per poco!!!

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