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mercoledì 27 agosto 2014

SantaRosalia di Delia

Un quadro di Santa Rosalia di Pietro D'Asaro a Delia.
Foto: Questo preteso quadro di Santa Rosalia della Quisquina viene attribuito al pennello del nostro Pietro d'Asaro e persino datato nel 1600. Certo la non eccelsa perizia nel raffigurare il volto della Santa  giustifica in qualche modo l'attribuzione. Nel scrive padre Adamo nel suo brillante racconto storico della vicina Delia. Delia fu legata a Racalmuto in quanto per volontà del pio benefattore  deliano, l'arciprete di colà doveva essere scelto dal vescovo in una triade di preti racalmutesi. E tanti sono stati arciprete di Delia provenendo dalla vicina Racalmuto. Anche un padre Macaluso, ma vi stette poco per una certa vicenda boccaccesca. Questo quadro passò inosservato nella mostra svoltasi a Racalmuto sotto l'egida del grande Sciascia. E dire che potrebbe essere la copia di quel dipinto di cui parla il padre Cascini nel  'SEICENTO. Comunque sia, pensiamo che averlo trascurato fu una grossa svista culturale. Anche i grandi e i grandissimi dunque possono commettere delle incompiutezze. Figurarsi poi i piccoli che diventano storici, letterari e qualche volta poetici rievocatori delle locali tradizioni.
 
 
 
 
 
Questo  quadro di Santa Rosalia della Quisquina viene attribuito al pennello del nostro Pietro d'Asaro e persino datato nel 1600. Certo la non eccelsa perizia nel raffigurare il volto della Santa giustifica in qualche modo l'attribu...zione. Nel scrive padre Adamo nel suo brillante racconto storico della vicina Delia. Delia fu legata a Racalmuto in quanto per volontà del pio benefattore deliano, l'arciprete di colà doveva essere scelto dal vescovo in una triade di preti racalmutesi. E tanti sono stati arciprete di Delia provenendo dalla vicina Racalmuto. Anche un padre Macaluso, ma vi stette poco per una certa vicenda boccaccesca. Questo quadro passò inosservato nella mostra svoltasi a Racalmuto sotto l'egida del grande Sciascia. E dire che potrebbe essere la copia di quel dipinto di cui parla il padre Cascini nel 'SEICENTO. Comunque sia, pensiamo che averlo trascurato fu una grossa svista culturale. Anche i grandi e i grandissimi dunque possono commettere delle incompiutezze. Figurarsi poi i piccoli che diventano storici, letterari e qualche volta poetici rievocatori delle locali tradizioni.

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