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giovedì 8 gennaio 2015

Già ci stanno gli interessi privati come quelli del costruttore di San Leone. E allora disperdiamo un patrmoniao coprendolo di cemento come con la 640 che è patrimonio della collettività?

Se vuole le apro un litania che non finisce mai. Ma io non sono un delatore. Nella mia vita ho fatto magari il superispettore che è tutta un'altra cosa. Diciamo che le leggi vanno rispettate. Se si stabiliscono dei vincoli archeologici, questi vanno rispettati. E non è che poi siano fortemente vessatori. Ma viene la Fiorentini a Racalmuto portatavi meritevolmente dal dott. Enzo Sardo. Visita (finalmente) la contrada di Fra Diego. Capisce bene che di grande importanza archeologica non è tanto o solo la parete della grotta stracolma di tombe c.d. a forno, ma che la voragine sottostante con ben sette inghiottitoi è un vero patrimonio dell'umanità.  Stabilisce  un duro vincolo archeolgico. Dei tecnici la prendono per il sedere: rispetto alla parte descrittiva segnano come archeolgica la zona sterile sovrastante e come liberamente coltivabile quella sottostante. Sono vent'anni che l'abuso viene segnalato. Ma niente. Vedremo quando verrà approvato definitivamente il nuovo piano ragolatore che cosa avverrà. In compenso è dal 1980 che viene nel piano regolatore di Racalmuto soggetta a vincolo la contrada di Pietralonga che persino una mia zia monaca sapeva che appartiene al comune di Castrofilippo. Già ci stanno gli interessi privati come quelli del costruttore di San Leone. E allora disperdiamo un patrmoniao coprendolo di cemento come con la 640 che è patrimonio della collettività?

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