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mercoledì 25 febbraio 2015

Risibili infamie


Navigando oggi per Google trovo questo scintillante articolo del 2012 di un mio compaesano allora sindaco di Racalmuto. Intinge la sua abile penna nell’inchiostro della satira politica e giù botte ad Ettore Messana. E giù botte al povero pingue racalmutese divenuto personaggio storico con il nome anglicizzato di Joe Macaluso.

Posso assicurre l’ex sindaco che Ettore Messana, sia pure accusato da Li Causi quale “capo del banditismo … [ma] politico siciliano”, ultra documentatamente non fu né poteva essere “nei tempi del bandito Giuliano complice, sicuramente, di un terribile misfatto storico che ha condizionato la vita politica italiana per tutto il secondo dopoguerra, con gravissime ripercussioni in Sicilia, soprattutto contro coloro i quali si sono battuti a favore dell'autonomia e dello sviluppo economico e sociale dell'Isola.”

Sentenze passate in giudicato comprovano l’estraneità del nostro Ispettore Generale di PS, tra l’altro comm.  dell’Ordine di  San Maurizio e di San Lazzaro  oltre che grande fiduciario di De Gasperi dal luglio 1947 sino al suo pensionamento

Documenti americani (c.d. NARA) stanno facendo nuova luce su torbidi intrecci tra occupanti anglo-americani e banditismo siciliano, contiguità varie volte denunciate da Ettore Messana.

 

Lascio allo spasso del lettore l’attacco viscerale al modesto Joe Macaluso. Banca di Girgenti e Lampedusa ci porterebbero all’Interfinanza di Racalmuto e carità di patria ci impone il riserbo. Quando Joe macaluso , che peraltro procurò guai persino a Leonardo Sciascia, cercò di proteggere mafiosamente Sindona, fu tanto abile da farlo diventare una marionetta quasi spassosa finita con un falso suicidio in un carcere di sicurezza alla Pisciotta.

 

L’ex sindaco che è uomo di cultura e di studi classici chissà se talora non pensi che qui gladio ferit, gladio perit. Oggi – da innocente estremo – passa per incandidabile veicolo di chissà quali infiltrazioni mafiose.


 

 

Il mio non vuole essere il panegirico di un'artificiosa enfasi di un presunto genius-loci, tutto racalmutese. genius loci che produce personalità quali Leonardo Sciascia, ma anche oscuri, controversi ed ambigui personaggi quali il nostro Ettore Messana. Capo della Polizia, complice, sicuramente, di un terribile misfatto storico che ha condizionato la vita politica italiana per tutto il secondo dopoguerra, con gravissime ripercussioni in Sicilia, soprattutto contro coloro i quali si sono battuti a favore dell'autonomia e dello sviluppo economico e sociale dell'Isola.
Ma la saga dei personaggi illustri di Racalmuto, della schiatta del Messana, ne annovera un altro, ancora vivente, poco conosciuto ad i più, ma che ha avuto un ruolo determinante in Sicilia ed in America, nel saldare enormi interessi mafiosi, finanziari e politici ai tempi di Nixon. Ci riferiamo all'altra oscura ed intricata vicenda italiana, riguardante il caso Sindona. Sapete chi curava gli interessi in Sicilia e negli Stati Uniti della bancarottiere di Patti? Il Racalmutese, Joh Macaluso.
Chi è Giovanni Macaluso, detto Jo'? Un faccendiere al centro, ovviamente, di investigazioni internazionali che hanno interessato le polizie di mezzo mondo. I suoi affari, curati per conto proprio o conto terzi, svariavano dal
buco
di 100 miliardi della Banca di Girgenti ai tentativi di trasformare Lampedusa in una sorta di Las Vegas, fino agli affari americani consumati all'ombra della Casa Bianca.
Sembra incredibile, ma il nostro Jo
da New York giostrava anche le speculazioni finanziarie di Michele Sindona, tanto da meritare anche la pubblicazione di un libro da parte della casa editrice italiana, Mondadori, che ne esaltavi le sue taumaturgiche doti di uomo dentro anche le più segrete cose. Volete sapere qual è il titolo del libro? Ma naturalmente: Jo' Macaluso alla Casa Bianca!
Oggi Jo' è caduto in disgrazia o, per meglio dire, è morto nel cuore degli amici. Quando vene scoperta la bancarotta fraudolenta di Sindona, anche per Jo' si dovevano aprire le porte delle carceri italiane. Ricordo perfettamente che l'INTERPOL, la polizia internazionale, con tanto di spiegamento di forze, allora, oggi non più, chissà perché, venne a cercare Il Macaluso anche a Racalmuto.
Sapete che cosa si raccontava allora nel paese di Sciascia, a proposito di quell'imponente raid delle forze dell'ordine, con tanto di elicottero al seguito? Jo' aveva un fratello gemello e l'INTERPOL fu tratta in inganno dal fatto che i due fratelli Macaluso erano identici! Jo', praticamente, riuscì a sfuggire alla cattura con le stesse, curiose modalità che a volte riscontriamo nei più classici dei film polizieschi, così come avveniva, ad esempio, in quella fortunatissima serie francese, dedicata al principe dei travestimenti, Fantomas!
Jo' Fantomas, pardon, Jo' Macaluso, è ancora vivo e vegeto. Mentre Michele Sindona, suo principale socio in affari ed altro ancora, è morto. In carcere, grazie alla stessa miscela di caffè che bevve Gaspare Pisciotta, il presuto omicida di Giuliano.

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