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mercoledì 1 aprile 2015

Ancora preminente il pronlema della monnezza. Deprimente la faccenda delle vie.

dispongo di un cellulare che ha incorporata una calcolatrice. Le ho chiesto che percentuale è 318 su15.169. Mi ha isposto: 2,09%. Avevo sommato Grotte: 5.831 stanziali con Racalmuto  8.338 stanziali. A questo due per cento che si è pronunciato, dopo mesi e mesi di martellamento e di pompaggio, in favore del sì all'inciucio con Grotte, 129 abbiamo detto: ma non ci rompete i coglioni.
Ben altri sono i nostri problemi, a cominciare da quello della monnezza.
 
Problema tragico, visto che in ballo c'era per insipienza del nostro scassato ufficio tributi un prelievo aggiuntivo di 18 milioni di euro per una ultra decaduta tarsu pregressa.
 
Ora qualcuno va gridando che questo è un falso problema. Il vero problema del momento sarebbe la monarchica toponomastica racalmutese.
 
Leggo infatti: "Le piazze di Racalmuto monarchiche erano e monarchiche rimangono. Qui tutto rimane come prima, i nomi non si toccano. Sinceramente  l'Italia Repubblicana qualcosina la meriterebbe. Perchè non dedicare una strada alla DEMOCRAZIA. Nasce a Racalmuto Piazza Democratica. O dedicare una piazza ad una donna. Perché non denominare una strada o una piazzetta a REGALPETRA o al CAPITANO BELLODI o al professore LARUANA. Diamo uno scossone a questo presente non facile. Facciamo un referendum, un sondaggio o altro sull'intitolazione di strade, musei, marciapiedi."
 
Questo problema della toponomastica non mi è nuovo. Anni fa fui incaricato di redigere insieme con il prof. Nalbone una segnalazione di nominativi per scegliervi intestatari di nuove vie. Finita a schifio la cosa. Nalbone voleva intestare una strada a Benito Mussolini, io no ricordo più cosa volevo. A dire il vero a quel tempo non pensavo ad Ettore Mesana. A questi ho pensato dopo ma Malgrado Tutto con Gigi Restivo e Egidio Terrana mi ha fulminato.
 
Avvenne così che due viraghe ben note imposero il nome del loro papà a due ex feroci comunisti per meriti acquisiti in Spagna ma come indenne miliziano. Dopo abbiamo avuto la piazza della Monaca senza Gloria, per far piacere a Santi Correnti che tanto ce l'aveva con il nostro Sciascia, ritenuto, dalla Maraini anche, un maschilista senza ritegno.
 
Mi dispiace, per me la via sì la via no è stupidaggine epidaurica.
 
Il problema della monnezza resta cosa molto seria. specie se è vero quel che mi fischiano: una minoranza disorientata da una maggioranza che si rivolta contro il sindaco che vorrebbe un altro inciucio con Grortte e Castroflippo per favorire due note imprese non rcalmutesi che si avvalgono di un commercialista racalmutese.
 
Che ci vogliano distrarre con pesci di aprile e con vie ancora reazionarie per vanificare la bella e ammirevole lotta che il mio non amato Guagliano ha intrapreso?
 
Sì, sono con Lo Sardo he si è dichiarato con Guagliano. E delle strade di Racalmuto me ne fotto!
 

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