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sabato 30 maggio 2015

foto non avulsa dall'interessante volume del professore Curcuruto, a me giunto tramite l'ing. mio fraello Angelo Taverna, ma olezzante fiore che ritorna alla sua bella terra: MILAZZO, un patrimonio dell'umanità da salvare, un ambiente mirabile imputridito dalle maniache raffinerie di una Mediterranea dispensatrice di cancro. (Aggiungo che per quel che ne so la nostra Collaboratrice gode per adesso dell'amicizia della impareggiabile signora Ina Bonaccorsi, nipote di quella autrice de "Le mie zolfare" che il prof. Curcuruto richiama nel suo magistrale testto a pag. 380.La collaboratrice di Contra Omnia Racalmuto fui io a sensibilizzarla su questo ritorno minerario nella sua Milazzo inviandole la copia delle pagine 369 e 380 del'opera del Curcuruto che attengono a "le mie zolfare - ricordi di Carolina Bonaccorsi." Bonun est sui diffusivum, anche se il mio genialissimo amico prof. Mazarese Fardella è il Malum sui diffusivum. Ma lui è un incorreggibile giansenista ome l'altro mio amico prete padre Pirrera da Favara, di recente defunto e mi sembra già obliato dai suoi conterranei.)

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