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domenica 21 giugno 2015

RIPASSO

Ospitiamo un intervento del sindaco di Racalmuto, Emilio Messana, sulla vicenda bollette spazzatura, in questi giorni, a Racalmuto, al centro di molte polemiche anche all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco.
Emilio Messana
Emilio Messana
Abbassare la tassa sull’immondizia è un obbligo per il Comune di Racalmuto. Le leve da azionare sono due: la riduzione del costo del servizio e la richiesta di pagamento a tutti i cittadini.
Quando ci siamo insediati il costo del servizio era già andato per sette mesi su dodici, siamo riusciti ad abbassarlo nell’anno 2014 di circa 350.000,00 euro, con notevoli benefici in bolletta per i nostri concittadini. La gestione del servizio insieme ai Comuni di Grotte e Castrofilippo porterà un ulteriore abbattimento dei costi, puntando sulla raccolta differenziata.

Sul fronte della distribuzione della tassa, quando ci siamo insediati, il Comune doveva fare la bollettazione per l’anno in corso mentre il recupero dell’evasione era affidato a GESA, che tratteneva gli importi recuperati e fatturava al Comune circa 25.000,00 euro per il servizio.

Quest’ultima aveva individuato una platea di contribuenti che non avevano effettuato la denuncia e inviato i relativi avvisi di accertamento per gli anni 2006 e 2007.
Il recupero fatto da GESA era molto parziale; chi aveva pagato la tassa, negli anni, si era caricato il costo di altre utenze non dichiarate e sfuggite agli accertamenti. Abbiamo chiesto agli uffici se erano nelle condizioni di effettuare l’accertamento per gli anni pregressi sì da toglierlo alla Gesa. L’obiettivo era di individuare tutti coloro che negli anni non avevano pagato la tassa ed evitare che i relativi importi finissero nelle casse della Gesa. L’ufficio ha chiesto l’assistenza della società che nell’anno 2013 aveva fatto la bollettazione della tarsu al costo di €. 18.000,00. Si è ottenuto che al costo di €. 14.000,00 la società facesse la nuova bollettazione della TARI per l’anno 2014, l’accertamento per la mancata dichiarazione Tarsu anno 2008, l’accertamento per l’infedele dichiarazione tarsu anno 2009.
La Gesa ha fatto valere la vigenza della delibera con la quale il Comune di Racalmuto le aveva assegnato il recupero dell’evasione. Ne è nato un contrasto, risolto, sul finire del mese di ottobre, con la revoca della delibera.
Sono stati inviati 1703 avvisi per omessa dichiarazione Tarsu anno 2008 per circa 273.000 mq e 1091 avvisi per infedele dichiarazione anno 2009 per circa 53.000 mq.
In un paese già oberato dalla tasse, l’effetto è stato sconvolgente. Il Consiglio Comunale ha chiesto la sospensione e si annuncia una raccolta di firme di un Comitato per la sospensione della riscossione di queste bollette.
Mi sento innanzitutto di chiedere scusa ai miei concittadini che si sono visti recapitare avvisi di accertamento per importi non dovuti. A loro rivolgo un appello: recatevi negli uffici comunali e rilevate l’errore, le bollette saranno annullate a vista e la banca dati si perfezionerà. A quanti si sono visti recapitare avvisi per tasse effettivamente non pagate rivolgo l’invito a recarsi presso gli uffici comunali e concordare termini e modalità di pagamento, beneficiando della riduzione ad 1/3 della sanzione applicata. Se vorranno otterrano la sospensione dell’avviso per novanta giorni, che la legge e i nostri regolamenti prevedono senza passare da nessun banchetto. Prima si concluderanno l’accertamento e la bonifica degli errori prima sarà possibile inserire i nuovi mq accertati nel ruolo per l’anno 2015, consentendo un notevole abbassamento del carico della tassa su ogni utenza. Inoltre il recupero delle somme non pagate negli anni precedenti non andrà più alla Gesa e potrà essere utilizzato per abbassare il costo del servizio da inserire nella tari 2015 e in quella degli anni successivi.
Il Comune di Racalmuto
Il Comune di Racalmuto

Chi lo vorrà potrà anche definire non solo l’anno 2008 o 2009 ma anche gli anni successivi, evitando che la sanzione sia applicata per ogni anno di imposta non pagata. Porteremo in Consiglio Comunale una proposta di regolamento per la rateizzazione del pagamento dei tributi comunali, che prevederà fino ad ottanta rate in ragione degli importi da versare.
All’ufficio abbiamo chiesto una relazione dettagliata sulle modalità dell’accertamento e sull’attendibiità delle banche dati utilizzate e di assumere tutte le iniziative necessarie a tutelare i nostri contribuenti, ivi comprese la sospensione degli avvisi, l’annullamento d’ufficio di quelli che dovessero risultare viziati dai controlli che saranno effettuati, la verifica puntuale di quanto effettivamente dovuto per le residenze stagionali. Per assicurare la massima assistenza, saranno aperti anche nel pomeriggio dal lunedì al venerdì.

Il problema delle tasse è enorme, ma va affrontato: ridurre i costi dei servizi e distribuirne il peso su tutti i contribuenti e non su una parte come è stato finora. Pagare tutti per pagare di meno un servizio a costi ragionevoli. E’ un obiettivo che richiede azioni anche impopolari, ma che vanno in direzione dell’equità, dell’efficienza e dell’abbattimento delle tasse. La protesta dei nostri concittadini in difficoltà va compresa e mai ammaliata con soluzioni che non affrontano il problema ma lo rinviano, generando aspettative che rischiano di essere deluse.
Emilio Messana
Sindaco di Racalmuto
Divertente, divertentissimo. Signor Sindaco, le cose non stanno come tu dici. Se fossero come tu dici si accingano i racalmutesi a farsi ILLEGITTIMAMENTE salassare. Io sono venuto da Roma per venire insolentito dal tuo ufficio come reprobo VIOLATORE, Dice Lauricella che ha accertato il 3 dicembre questa mia delinquenza tributaria. E' una settimana che mi reco al Comune per discutere con SCIENZA e COMPETENZA la mia EMBLEMATICA questione. Non so con chi? con Alaimo Di Loro Liborio o con Restivo Maria Teresa, oppure con i CONTRATTISTI Alaimo Roberto, Mendola Pasquale, Morgante Antonina, Morreale Mariangela, Carlino Angela, Matteliano Salvatore oppure con le L.S.U.. Rizzo Antonia o Mantione Carmela o magari con il capo dell'ufficio Affissione Chiarelli Calogero. Non ci sono riuscito e me ne debbo tornare a Roma. E con loro, parlo di codice penale (delitti contro la pubblica amministrazione) civile amministrativo, tributario etc,? Ci sono stato nelle ore (brevi) d'ufficio. Una folla enorme. Non ci sono riuscito, il capo è poi a lutto. Capo? ho presente quando l'altro anno una contrattista l'ha mandato letteralmente a fare in quel posto e così mia moglie si dovette accontentare di uno strano e indebito sgravio di una imposta regolarmente pagata e che non risultava così perché in quel natale le impiegate se ne erano andare a fare li cuddrureddri essendo Natele e non avevano registrato i bollettini postali. Il caso mio di ora è ancora peggio. Caro Emilio tutto quello che dici è infondato, indebito, erroneo, da grandi responsabilità penali civili e amministrative. Che vuoi estorcere soldi ai cittadini che nulla ti debbono. Non ci credi? Te lo dimostrerò.

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