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lunedì 15 giugno 2015

Sciascia e il fratello suicida

Quando Sciascia indica una miniera di zolfo in Assoro come lugubre scenario del suicidio del fratello diciamo che è poco sciasciano. Impreciso cioè. Stasera abbiamo scoperto che in quel di Assoro vi stava questo grosso insieme di miniere:

Bambinello (Assoro)
Capobianco (Assoro)
Donna Carlotta (Assoro)
Morticello (Assoro)
Ogliastrello (Assoro)
Panche, nei pressi di Assoro, gruppo delle solfare di Agira
Pietramaggiore (Assoro)
Piliere (Assoro)
Rassuara (Assoro)
Sparacio (Assoro)
Vodi, nei pressi di Assoro, attiva dagli inizi del '700
Zimbalio e Giangagliano, nei pressi di Assoro, prima separate, poi congiunte, chiusa nel 1975

In quale di queste miniere il fratello di Sciascia ossessionato da un padre assillante si tolse la vita? A noi sembrava di avere sentito dire a CAPOBIANCO. Ma ne siamo tutt'altro che sicuri.
Non è vero che Sciascia non sapesse perché il fratello si era tolta la vita. I versi latini che ha fatto incidere in quella tomba a Santa Maria sono toccanti, partecipi.
Disse a Biagi nel 1975 "che suo grande dolore" era stata "la morte del fratello" E aggiunse: " mio fratello era giovane, faceva il perito minerario,e si è suicidato per ragioni che non ho mai capito". Sia chiaro "capito" non "saputo".

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