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lunedì 28 settembre 2015

lettera ripiccata avverso chi non apprezza l'arte "astratta".

gravissimo: è come non comprendere in che epoca si vive. Il Rinascimento di Michelangelo Leonardo da Vinci Raffaello per citare i massimi fecero a suo tempo arte "astratta". astratta dalle angustie della povera gente che non sapeva come passare indenne da peste fame e guerra. A peste fame et bello gridavano i preti e il popolo speranzoso: libera nos domine- Ma erano papa e preti canonici e monsignori cardinali e vescovi che quelle tre calaità determinvano o propiziavano. Ora siamo a Racalmuto: il sindaco Messana, mentre si accinge a far ritornare al Comune la scassata rete idrica in immodo inciucio con gas luce fili elefonici e soprattutto e dannosamente fogne, rete idrica che non so chi del Comune si era gà venduta. eccolo il Messana il quale - forse con l'acquolina in bocca per la insperata possibilità di collocare parenti amici e benefattori, si mette - per disrrarc - i a festeggiare la racalmutese Santa Rosalia o la Madonna delle Grazie o ancor più la Beddra Matri di lu Munti e il mio amic Carrara gondgola con la sua bandella; e qualche altro ci ammannisce di sanzizza di qualche fregato concorrente sindaco e per soprassello tombe a basso prezzo per tutti. Chi riesce a dipingere tale sfracello della logica, della libertà della giustizia? Pietro d'Asaro? Ma non fatemi ridere. Io guardo una composizione di Accursio Vinti e nella sua massima astrattezza intuisco tutta l'anima nera di questa transizione allucinante monnezzara e tra breve senza aqcua né luce.

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