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giovedì 29 ottobre 2015

'NGILINU^ NGILINU O!

Lillo Taverna Sei splendida nel dire. Ti ammiro ti apprezzo. Io vedo diverso. E francamente non mi importa nulla se vedo giusto o sbagliato. Resto avvinto all'ottimismo della ragione magari tralasciando il pessimismo della volontà. Inverto insomma- Faccio un confronto tra l'italietta contadina lasciataci dal fascismo (65% addetti all'agricoltura) e quella di adesso (settima potenza mondiale anche se ciò è negato dai mass media che mi fanno rivoltare lo stomaco); tra gli ottusi sparagnini alla Einaudi e alla Menichella (che ci affamarono) e l'allegra compagnia della casta che mi consentono di avere sei case in due persone e lasciano lamentare i poveri italiani che non ce la fanno più ad avere la sesta casa al mare; tra l'italia degli emigranti di allora (Non c'è pace fra gli ulivi? ad esempio) e questa arrogante Italia di Salvini e di Grillo che non vogliono gli IMMIGRATI: da emigranti ad immigrati? preferisco. i miracoli economici su miracoli economici dunque che non  saranno certo i papa cicciu col saio e l'asinello di san francesco ad averli determinati. Non è stata la lotta comunista? (posso dimostrarlo); non è avvenuta con compromessi storici su compromessi storici? (come si può negarlo?); quanto merito hanno avuto le varie caste? (anche quelle rosse rosse, non dimentichiamolo. In Banca Privata Finanziaria davvero c'era il conto SI.CO = Sindona/Comunisti). Tanti compagni di viaggio, brutti con le gambe pelose, famelici e fradici, sì ma andavano, vanno e andranno lungo la nostra traiettoria che è la traiettoria della STORIA DELLA REDENZIONE SOCIALE. Alfano? ma vivaddio! ma quante gliene ho dette a questo mio compaesano 'NGILINU? Verdini? non lo conosco. Ma non sono gli uomini che mi interessano. Sono i processi storici.

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