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venerdì 13 novembre 2015

idola baconiana


La pars destruens, ovvero la "parte che distrugge", consiste nell'eliminare le antiche conoscenze errate, le quali non sono altro che illusioni. Bacone definisce questi errori īdōla (i:.'do:.la), cioè idoli, e ne distingue quattro tipi:

  • Idola tribūs
  • Idola specūs
  • Idola fori
  • Idola theatri

Gli idola tribus sono gli "idoli della tribù", ossia quegli errori, comuni a tutti gli esseri umani, per cui non si tiene conto della natura così come essa è ma di come noi la consideriamo; più precisamente, essi consistono nel sovrapporre percezioni intellettive e percezioni sensoriali, in modo da proiettare la natura umana nel mondo naturale.

Gli idola specus, o idoli della spelonca, indicano i pregiudizi tipici del singolo individuo, che non riesce a uscire dai propri caratteri soggettivi in modo da comprendere il mondo per quello che esso è. Differentemente dagli idoli della tribù, questi pregiudizi sono dunque puramente individuali, ma sortiscono lo stesso effetto: alterare la comprensione della natura.

Gli idola fori sono gli idoli del foro: il foro, la piazza, è il luogo delle conversazioni e dei discorsi (tipico è l'esempio dell'agorà greca), e questi errori si riferiscono ad una forma di comunicazione sbagliata che, attribuendo alle cose termini scorretti (ad esempio fortuna, destino o motore immobile), arriva a conclusioni fallaci.

Infine gli idola theatri, cioè idoli del teatro, sono le belle favole antiche, le dottrine errate dei filosofi precedenti, che sono ormai radicate nell'animo umano.

Di tutti questi errori, Bacone ritiene più pericolosi gli idoli del foro, in quanto basati sul presupposto che la ragione sia in grado di dominare le parole, mentre queste in realtà distorcono le facoltà razionali. È dunque necessario fare tabula rasa di tutti i pregiudizi e procedere quindi con un metodo razionale.

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