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venerdì 20 novembre 2015

L'imbecillità del momento. Poletti: «Basta ragazzi a casa e 70enni in attività»



Se è così non voterò più PD. Settantenni e anche ottantenni (pochisimi) là dove occorrono; ragazzi (moltissimi) là dove necessitano. Certa esperienza acquisita con gli anni non va dispersa, le giovani forze vanno subito acquisite. Non fate stupida rottamazione arittimetica. Sennò sei voi da rottamare! Una retribuzione magari quantitativamente rovesciata può anche accettarsi, lo sperpero di intelligenze maturate c
Poletti: «Basta ragazzi a casa e 70enni in attività»
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«Questo Paese ha mandato a fare i lavori socialmente utili i ragazzi e tiene a lavorare le persone che hanno 70 anni: bisogna invertire la logica». Parlando a Napoli alla presentazione delle attività del Piano di azione e coesione per le regioni Obiettivo emergenza, il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, considera questo «un grande tema per il nostro Paese», che «ha bisogno di lavorare all'invecchiamento attivo». Parte dalla consapevolezza che «si vive più a lungo e le persone rimangono più a lungo a lavoro», ma «non possiamo pensare che rimangano nelle stesse condizioni a 30 anni, a 50 o a 65».

Lasciare più spazio ai giovani
Su questa strada, spiega Poletti, ci si sta muovendo con la legge di stabilità, «per esempio poter fare il part-time. Stai a casa metà del tempo - ragiona Poletti - prendi il 65% dello stipendio e avrai tutta la pensione. È un modo per cominciare a ridurre il tuo impegno adeguato alla tua età, lasciando più spazio ai giovani che hanno un'opportunità in più». Il ministro evidenzia poi come il Paese venga da «vent'anni in cui, per tante ragioni, ha preferito usare la parola difendere. Difendiamo il lavoro, il reddito, l'impresa - spiega - ma un Paese che ha come parola fondamentale “difendere” ha già perso». I Paesi che vincono, aggiunge, «scelgono di attaccare, accettano la sfida e mettono in conto anche l'idea che si possano commettere errori nell'agire pubblico e privato. Se vuoi fare qualcosa di nuovo - conclude - devi rischiare, altrimenti potremo fare qualche progetto, ma non cambieremo nel profondo il modo di affrontare le questioni».
Se Garanzia giovani non rifinanziato dall’Europa manterremo la struttura
«Abbiamo chiesto all'Europa di rifinanziare Garanzia Giovani. Se così non dovesse essere, anche se il commissario e altri paesi si sono detti d'accordo, l'intenzione mia e delle Regioni è quella di mantenerne la struttura», ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Dire che un progetto pubblico al quale si sono registrati 800mila giovani non funziona è una stupidaggine megagalattica», ha aggiunto Poletti.
De Luca? Concordo con Renzi
«In questa regione sappiamo qual è la situazione, il presidente del Consiglio nonché segretario del Pd ha già detto la propria opinione. Io concordo con quanto detto dal mio presidente», ha detto il ministro del Lavoro interpellato a Napoli sulla vicenda che vede coinvolto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.

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