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venerdì 11 dicembre 2015

molto troppo tempo fa. Io profetico?

molto troppo tempo fa. Io profetico?
 
 
 
 
 
10 giugno alle ore 11.25 ·

Salvo Messana la gerontofobia nuoce gravemente alla salute di una comunità, in italia sarebbe un male autoimmune, dato che l'età media del nostro popolo è abbastanza alta


Manuel Puma Avrei preferito non rispondere ma dato che vengo addirittura accusato di gerontofobia credo sia necessaria una mia replica.

 Vorrei innanzitutto dire al Sig. Messana che condivido ogni singola parola di quello che ha detto in tale sede. Il problema sta solo nel fatto che io non mi sono mai espresso negativamente sui "giovani vegliardi degli anni '30" nè ho additato le persone più anziane come inutili per il futuro della nostra comunità o prive di alcuna dignità. Sin da bambino ho imparato a considerare l'esperienza - soprattutto se frutto di anni di lotta o resistenza nel nome di ogni libertà - quale valore aggiunto per ogni società che desideri costruire il proprio futuro su solide fondamenta.

 Detto ciò, Le dico che io sono intervenuto nella conversazione solo dopo aver letto dei commenti in cui valori fondamentali come l'integrazione o la diversità venivano qualificati come "patetici" e "sconcertanti" da parte di una persona che si ritiene un intellettuale, di sinistra e che dichiara esplicitamente di essere più intelligente di tutti gli altri. Lungi da me a voler negare le critiche o il dissenso ma se queste risultano essere poco costruttive per un paese che sta provando con enormi difficoltà a rialzarsi, se sono strumentali o prive di un qualsiasi fondamento logico-giuridico ma frutto di mera ripicca di matrice esclusivamente politica, allora io non mi risparmio ad esternare il mio pensiero perché in tal caso non lo considero affatto una mancanza di rispetto a prescindere da quello che può recitare la carta d'identità del mio interlocutore. Se poi dare del conservatore saccente ad una singola persona significa automaticamente essere additato come gerontofobico o irriverente vuol dire allora che parliamo due linguaggi differenti.

 

Lillo Taverna Rammenti qualcuno che chi si reputa più intelligente dei cretini ovunque dimoranti non ha mai parlato di pateticità della integrazione. Tutt'altro. Ma visto che il cretino di turno insiste: che dire? plauda pure al potente del momento, forse qualche favoretto glielo farà. Il resto è ciarla, ovvio.


Manuel Puma La Sua risposta al mio primo commento è stata: "Patetica la prima parte:rifugiamo da problemi veri per annidarci nel pietismo mondiale. Sconcertante l'ultima.". Inoltre, sono Sue parole le seguenti: "Lei si annoia perchè non riesce a tener dietro alla mia da tutti riconosciuta superiore intelligenza cultura graffiante e sagacia espressiva".. Questo solo per dirLe che potrò anche essere il "cretino di turno" ma di certo non sono uno sprovveduto perchè consapevole di ciò che leggo e di ciò che scrivo. Infine, giusto per sottolinearLe che io vivo lontano da Racalmuto da 8 anni e non ho di certo bisogno di tessere le lodi al "potente di turno" per ottenere favori di alcun genere.

Lillo Taverna Quindi non la emigrazione , la integrazione ma lo sproloquio di chi nulla sapendo della speculazione che si sta consumando nell'agrigentino era è e sarà "patetico" se non peggio. Punto, mi pare che si sia sprovvedutamente lanciato contro il sottoscritto dicendogliene di tutti i colori, offensivamente (tutto sta scritto sopra, inconfutabile) solo che mancando qualcuno di acume ha truzzatu duru e se continua se ne accorge, E de hoc satis.

Manuel Puma L'unico che continua con sterili sproloqui è solo Lei. Io ho solo espresso la mia critica alle sue parole e al suo smisurato narcisistico Ego. Non voglio aggiungere altro in questa conversazione, diventata un dialogo tra me è Lei, poco interessante per i lettori ma soprattutto poco edificante per il paese. Detto questo, avendo di meglio da fare, Le porgo i miei saluti.

 
Lillo Taverna Di fronte alla sua sprovvedutezza esulto per essere un gran narciso. Se pensa che le mie aspre lotte per la verità la giustizia il rispetto delle leggi il ferreo adempimento delle obbligazioni tributarie e soprattutto contro lo sperpero delle speculazioni dei buoni sentimenti predicati dalla lontana Roma possa svilirle in un impari dialogo con chi manco apprezzo, mi spinge al mio dadaista disprezzo cimentando il mio noto giudizio.


Luigi Iannello amen


Lillo Taverna e l'amen spetta a me che subito da vegliardo beffardo, personaggio dell'iliade omerica sulle porte scee ribadisce a passata memoria. ..


Salvo Messana Con tutto il rispetto, la gerontofobia non la intendevo per Manuel, anzi, mi pacerebbe conoscerlo.ma vedendo alcune foto della campagna abilmente estrapoletee manipolate per mettere alla gogna dei galantuomini come Martorana, Lauricella e Sardo mi ha molto infastidito e non solo per i rapporti di parentela e amicizia che mi legano a loro, ma soprattutto perchè proprio costoro sono persone che sanno rendere conto del loro operato e affrontare le critiche con argomenti razionali seri senza giocare a chi grida e sbraita di più. il problema più scottante è quello degli immigrati e entrambi avete ragione. Manuel, siamo in sicilia, la mafia e la politica riescono a trasformare le buone intenzioni in business e tangenti, Taverna in questo ha ragione: il clientelismo politico crea cooperative per l'assistenza impermeate al rastrellamento di fondi pubblici che hanno come unica ispirazione il motto plautino "Homo homini lupus". Chi dovrebbe occuparsi di reietti e sfortunati dovrebbe tenere in mente non il vangelo, la cui pedissequa osservanza non serve a molto, il pietismo non risolve i problemi, bensì un altro commediografo latino, Terenzio: "Homo sum, humani nihil a me alienum puto". Chi va verso questi ultimi con l'approccio affaristico-politico, prenderà una pompa, toglierà a questi disgraziati ogni dignità e ogni pudore e farà loro un bagno antiparassitario, così come si fa con le bestie e le piante. Sentire che migliaia di uomini perdono la vita per un conflitto di attribuzione di competenza delle marine nazionali d'europa fa accaponire. Prima dell'89 in pieno spirito internazionalista socialista e prima che Blair distruggesse l'ideale di sinistra europeo, quando i Rumeni venivano al Mandorlo in fiore erano trattati e onorati con tutti i riguardi e gli onori, ora sono considerati come tutti sappiamo con stereotipi d'ogni genere. Bisogna ridare dignità all'uomo finirla con la mafia dei visti lasciarlo libero di farsi un biglietto di andata e ritorno a prezzo normale e permettergli di tentare la sorte o di ritornare a casa, se la fortuna non arride. Il mio non è buonismo, ma le attuali normative li bloccano qui senza via d'uscita, se non delinquere.


Salvo Messana accapponare, scusate l'errore

Lillo Taverna Il Taverna ha scritto - da vetero comunista tutt'altro che pentito - quello che ha scritto perché aveva visto l'abominevole ripugnante disumano trattamento al palazzetto dello sport di Racalmuto ed era stato amichevolmente redarguito da secondini in strane fogge che mi sono parsi appartenere ad una delle tante profittevoli no-profit anche locali. Il Taverna è stato poi ragguagliato sulle sconcezze anche politiche (c'entri pure il PD a me non me ne fotte un cazzo) di cose come Acuoranto e sigle simili ad SPQR che non hanno mancato di andare a ricordare strane promesse all'appena nominato sindaco di Racalmuto. Quindi il Taverna vede sbrodolare qualcuno sicuramente ignaro in lode del neo sindaco quasi campione di umanitaria solidarietà e così in un primo momento dà al plaudente del patetico e dello stucchevole e se quello sgarbatamente maleducatamente con irricevibili contumelie reagisce il Taverna vecchio ottantenne, ovviamente con tanta arteriosclerosi, che a Roma ci sta non da 8 anni ma da 50 anni e vi è stato anche con un certo eroico protagonismo, scatta con un vaffanculo dadaista e parlando come uno Zaratustra nicciano diventa irrefrenabile e imprevedibile. Bene dice Salvo e molto di più aggiungo io: Racalmuto ha avuto una grande schiera di "vecchi" che hanno fatto di questa Racalmuto contadina come emerge in un mio cortometraggio del 1948 e malandata, e puzzolente, e fatiscente la ridente cittadina odierna ammirata da mia moglie che è obiettiva ed è romana. Sia chiaro a tutti, il Taverna davvero non ha interessi sotterranei né parentali né altro, non fa "critica distruttiva" e riconosceteglielo sa il fatto suo e se critica lo fa a ragion veduta e con profonda conoscenza dei fatti. Caro Salvo nessuno può negare che questo tuo omonimo Messana quando scegliere dipendeva solo da lui ha accolto nelle sue schiere gente con conti aperti con la giustizia che addirittura si permetteva si permise e addirittura ottenne di mettere veti contro intemerati vecchi: e il comico e il tragico è addirittura qualcuno di loro stava nei miei fogli dei miei elaborati elettronici 088. Questa è una gran colpa di Emilio Messana che non da oggi gli contesto persino nella mia nella mia corrispondenza privata di recente pubblicata. E purtroppo il Messana (Emilio) perservera ignaro del detto che errare è umano ma ... E qualche fringuellone romano, senza nulla sapere, forse temendo qualcosa per la sua famiglia di origine. plaude plurioffendendomi e ritornandoci pervicacemente sopra.

Roberto Salvo Apprendo con preoccupazione dai mezzi di informazione che nove militari addetti al recupero dei migranti sono stati colpiti da TBC, a Brescia sono stati riscontrati molti casi di scabbia. Mi chiedo: oltre al doveroso compito dell'accoglienza qualcuno si sta preoccupando dei problemi sanitari? Non possiamo escludere la possibilità, speriamo remota, di virus letali.

Lillo Taverna A me avevano segnalato che a Favara lamentavano 30 casi

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