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domenica 20 dicembre 2015

Ne conosco un altro di pittore naif nostrano. Piccolo, giulivo, amorevole, lo vestono da San Gniseppi pi la Vampa a lu chianu castieddru o quannu fannu lu cuonsu in quel rettangolo male ammattonato che poi si innalza sino alla torre di levante del castello di Giovanni del Carretto. Una brasilena lo fulminò d'amore. Lo irrise e se ne tornò nella America Brasilena. Dipinse disperato il Nostro e chimericamente capovolse il paese che l'opitava la Racalmuto che dicon di Sciascia. Poi tornò ilare e floreale. Oggi raccoglie lenzuoli monetari dal carro trainato dai cavalli di un trattore nella  patetica rappresentazione della Venuta della la Beddra Matri di lu Munti. Oh! la grande meravigliosa corda pazza racalmutese! 

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