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lunedì 25 gennaio 2016


Lillo Taverna
Giuseppe Casarrubea morto l'anno scorso fu senza dubbio uomo dal grande impegno politico. Discepolo di Danilo Dolci a dire il vero mi appare più un uomo di gran...de passione sociale di integerrima moralità ma non certo storico obiettivo ed avalutativo. I suoi sono giudizi etici duri pesanti spesso infamanti. Giornalista abile ed informato non è affidabile quanto ad inveramento di reali vicende storiche. Il post che abbiamo pubblicato è zeppo di falsità, di errori, di pettegolezzi di bassa lega. Tanti ne abbiamo potuti ricontrare. In qualche modo glieli abbiamo fatti presenti nella nostra biennale conversazione. Non potè spesso smentire ma non ebbe la forza di annuire.
Invero, dopo il rinvenimento della documentazione NARA passatagli da Tranfaglia, nel suo libro STORIA SEGRETA DELLA SICILIA finge di non accorgersi che citando fatti nuovi emergevano verità che spazzavano via verità che con enfasi e persino livore aveva martellato.
Cerchiamo qui di coglierne alcune di queste topiche storiche del Casarrubea.
A pag. 29 del citato libro che vantava l'introduzione di Nicola Tranfaglia, il Casarrubea si sbilancia ed ammette che "ci sono i rapporti dello stesso ispettore [rectius: generale] di Pubblica Sicurazza che danno giuliano in contatto con agenti americani."
Noi quei raporti li abbiamo trovati al ACS tra le carte del SIM finalmente versate. Non si tratta di un diversivo innocuo, quasi un pettegolezzo: ne vien fuori tutto l'imbarazzo, l'intralcio, il boicottaggio che l'organo supremo della Polizia siciliana subisce dalla America più che un alleato un vero e proprio invasore della Sicilia.
I giudizi alla Li Causi che vorrebbe il Messana il capo del banditismo (politico, bontà sua) siciliano o sa di ottusa disinformazione o di subdola astuzia politica.
Il Casarrubea quindi a pag. 42, ignaro o fingendo di ignorare quell'arlecchinata titina di voler far passare tutti i funzionari civili della annessa provincia di Lubiana come criminali di guerra e pensare che si fossero dati alla latitanza, quando nel 1945 ricoprivano ruoli egemoni, si azzarda a scrivere di Messana: "funzionario di vecchio apparato , in un primo tempo ricercato dagli Alleati come criminale di guerra a Lubiana, [...] fece una scelta opportunistica le cui motivazioni furono, in realtà, in parte ideologiche e politiche, in parte legate al sistema produttivo latifondistico".
In realtà mi paiono oltre che un processo alle intenzioni, bizzarrie politichesi senza costrutto. Chi come me ha seguito le vicende esistenziali del Messana sa bene che l'unica sua fede era la fedeltà allo Stato qualunque fosse il colore del regime politico e la sua devozione a Casa Savoia che ebbe a conferirgli la commenda prestigiosa di San Maurizio e San Lazzaro.
Solo in una occasione il Messana ebbe un tentennamento nel suo ingenuo credo politico, quando dopo l'8 settembre c'era da scegliere tra la fedeltà a Casa Savoia o alla novella Repubblica Sociale Italiana fascistissima. Ma il Messana scelse Savoia e rimettendoci posto e stipendio fuggì da Trieste in cui era in subordine l'Ispettore Generale di PS e per diversi mesi si nascose oltre Tevere correndo il rischio di venire impiccato dai tedeschi che avevano ancora in pugno Roma.
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Commenti
Lillo Taverna Cara Assunta. la frase si origina dalle roventi invettive del compagno Li Causi nel luglio del 1947- Il 20 aprile del 1947 il fronte del popolo vince inaspettamante le elezioni in Sicilia. la Sicilia è ancora terra sotto il dominio degli americani. Il primo Maggio del 1947 scatta la strage di Portella delle Ginestre. Chi il mandante? Scelba e Messana si disse. In realtà le bande armate siciliane (ivi compresa quella di Giuliano) erano strumenti americani, sotto l'egida delle OSS di Angeletti. Un particolare questo che gli storici anche quelli più seri ed avvertiti sembrano non cogliere nella sua tragica portata. Lo storico Tranfaglia ha messo le mano sugli archivi della Nara americana. ma non si capisce perché ha lasciato tutto nelle ingenue e passionali mani del Casarrubbea di Partinico. I miei approfondimenti mi rendono certo che a sparare su buoi e vacche e pecore a Portella delle Ginestre (i civili e i due bambini molti nella sua tragicità, pochi per essere una strage) furono soprattutto agenti delle OSS e inquietante la XMAS di Valerio Borghese IUNIO. Obiettivo: far sapere che la Sicilia non poteva essere comunista. Li Causi ardente e incauto non capì la lezione. Pensò di avere già vinto e fa quel truclento discorso alla Cositruente. Il 18 aprile del 19148 spazza via ogni illusione rossa. Così alla fine - informazione appresa l'altra sera da un compagno racalmutese di grande intelligenza - Togliatti cauto ed informato sollevò dall'incarico siciliano il focoso Li Causi e vi mandò il quieto ed abile Bufalini.

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