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mercoledì 17 febbraio 2016

Biscotto, scotto. cotto. otto.

Che sarà mai il BISFATTO? l'antidoto al biscotto, quello che ti si dà quando ad esempio il mio carissimo amico musulmano Mukul se n'è andato?
attorno al 15 settembre nel suo bel Bangladesh e ancora non torna, biscottando vignaioli che or si vedono deperire le loro vigne, o astuti lestofanti che ora vedono i loro pollai esondare mefiticissima merda a gran fiotti, oppure abili veterinari che non hanno a chi affidare le pecore dei loro paterni ovili.

E ciò mentre stronzette e derelitti progettisti invocano a gran voce l'affogamento in mare di ogni umana creatura che crede in Allah o che è nato in cieli più ilari dei nostri.

Sì,  Mukul il mio amico che prega per sette volte al giorno Allah, non mangia carne di porco e il cacio lo prende solo se grattugiato se n'è ito nel musulmano paradiso, in Bangladesh e pare che non torni più: che bel biscotto a chi feriva la sua anima nobile  con cinico e razzistico cuore.

Francamente questo BISFATTO del Bangladesh mi ha messo di buon'umore.  E dopo  ho preso in mano quel libro che attesi tanto per averlo: Salman RUSHDIE, i versi satanici di Mondadori.

Libro cum trama sine trama praeter tramam, non so cara Ornella, come non so che significhi il tuo BISFATTO al biscotto di letteral prosa intriso.

Come non so cosa ha da recitar la post-postavanguadia nel teatro quirito di Roma.

C'entrino o no, trascrivo questi due squarci di un eretico musulmano, più eretico degli eretici cristian-cattolici anche se arabo.

" 'Povero bastardo' disse il moicano, e gettò una monetina nel cappello caduto di Farishta. Poi se ne andò; mentre la donna gentile, ammiccando , si chinò su Gibreel  in atteggiamento confidenziale e gli consegnò un volantino. 'Credo che questo la interessi.'
"lo riconobbe subito come un testo razzista che chiedeva il 'rimpatrio' dei cittadini neri del paese. Dedusse che lo aveva scambiato per un angelo bianco. Gli angeli, quindi, apprese con stupore, non erano esenti da queste  categorie. 'Veda la cosa in questo modo' stava dicendo la donna, che aveva interpretato il suo silenzio come incertezza - e rivelava, passando a un modo di esprimersi
eccessivamente articolato ed eccessivamente sonoro, che lo riteneva non esattamente un 'pukka', ma forse un angelo levantino, cipriota o greco, per il  quale doveva ricorrere alla sua voce migliore per parlare agli afflitti. 'Se mai arrivassero a riempire il paese da cui viene lei, be! Non credo che le piacerebbe".

[pag- 349]


"E' strano"dice alle sue spalle una voce di donna, "ma quando facevamo lo spettacolo al teatro C - ci fu un'epidemia di libidine tra i membri del cast, una cosa senza precedenti, per quello che ne so io. La gente non rispondeva alle battute d'entrata per i casini che succedevano dietro  le quinte."

"Colei che sta parlando, constata Chamcha, è giovane,  piccola, popputa, tutt'altro che sgradevole, madida di caldo, rossa di vino ed evidentemente preda del delirio lussurioso che sta evocando."
 [pag. 449]

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