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martedì 9 febbraio 2016

Dedicato a Maria Callea, a questa deliziosa maestra che ama i fiori e la grande musica. Chissà se qualche suo coro si sia mai addentrato tra le arcane armonie dell'opera di Ponchielli. Connubio tra Musica e Poesia. Lirica non più svenevola. Massiccia, tenera, rievocativa. Le ore. Il tempo: vita e morte. gioia e dolore, piacere, passione, sospiri deliri deliqui. Noi e gli altri, tutti e nessuno. Amare nell'odio, avversare, abbracciare, sognare e dissolversi nella notte buia senza luna. Luci spente, sommergersi e vietarsi di riemergere. La mia esistenza come lavostra, Privo di ogni dio vi ammiro figli di Dio. E quando fra millenni e millenni, neppure il nostro osseo scheletro riemergerà dagli avelli, tutti insieme a danzare, nè più bianchi nè negri, né gialli né pallidi, esangui, tutti insieme a volteggiare nel tempo lontano a girovoltare allo scampanellio di una danza LA DANZA DELLE ORE. 



  https://www.youtube.com/watch?v=sXjJxuAcvPk

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