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martedì 2 febbraio 2016

Non condivido caro Lillo. Innanzitutto Sciascia non aveva esperienza di mondo. Non andava in aereo. Tolta la Francia non conosceva nulla d nulla del resto del mondo. Quella sua carognata dopo la cena con Guttuso e Berlinguer lo fece scadere nella stima di tanta intelighenzia italiana. Dopo la strizza per la incauta deposizione innanzi a Falcone arrivò persino alla insana teoria dei professionisti dell'antimafia. Manco uomo di paese può dirsi. Chiuso tra estranei alla Noce, quando scrisse l'affaire Moro non so cosa volesse dire a parte l'apologo delle lucciole (bello ma fuori tema). I cittadini USA sono quelli che sono e si forgiano poteri manigoldi come loro; i cittadini dell'URSS sono ormai materia di storia antica, quelli RUSSI si sono inventati Putin. La Cina è un mistero per tutti ma credo che l'insicurezza di Sciascia non c'entri un tubo. Sciascia fu certamente un insicuro specie dopo il tragico emblematico fantasmatico oscuro (ma ora ne ho appreso le ragioni) suicidio del fratello e della rabbia verso il padre da tragedia greca: il suo intimo dramma non ha valore universale, materia per Freud.

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