Profilo

giovedì 18 febbraio 2016

Onomatopea
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: navigazione, ricerca
Nessuna nota a piè di pagina
Questa voce o sezione sull'argomento linguistica è priva o carente di note e riferimenti bibliografici puntuali.
Sebbene vi siano una bibliografia e/o dei collegamenti esterni, manca la contestualizzazione delle fonti con note a piè di pagina o altri riferimenti precisi che indichino puntualmente la provenienza delle informazioni. Puoi migliorare questa voce citando le fonti più precisamente. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
L'onomatopea o anche onomatopeia[1] è una figura retorica che riproduce, attraverso i suoni linguistici di una determinata lingua, il rumore o il suono associato a un oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare riferimento, mediante un procedimento iconico tipico del fonosimbolismo.
No tic tac
Ne sono esempi: "Gracchiare, strisciare, bisbiglio, rimbombo, ecc." e alcuni versi di animali diventati parole, come "il bau bau del cane, il miao del gatto, il pio pio del pulcino". Un esempio letterario è Frritt-Flacc, un breve racconto di Jules Verne, il cui titolo è appunto un'onomatopea del suono della pioggia scrosciante al suolo.
_______________
Sul pirripipacchiu o simili si stanno scatenando contese di alto livello storico archeologico genelogico ginecologico. Io nel mio maldestro presumere dico: inutile cercare agnazioni derivazioni etimologie, E' cosa se voglamo essere sofistici onomatopeica. Insomma i rumoretti che si sprigionamo, i sospiri i falsi pianti che se ci sa fare il piripicchio l'antro i venere sa sprigionare.. E l'antro echeggia il noto sticchiu.

Nessun commento:

Posta un commento