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venerdì 5 febbraio 2016

La risibile accusa di Malgrado Tutto

Riportiamo il testo di una missiva interna del Ministero degli Interni dell'epoca.  Appare chiaro che quel intescambio di note da Roma a Roma non poteva avvenire con "telegramma" ma a Malgrado tuttu serviva drammatizzare: andava giubilato il Messana ed ecco il copista del foglio con battesimo sciasiana sottolinere in rosso ogni particolare che potesse scalfire la figura del questore paesano. Quello che a noi ci colpisce è però questa evidente contraddizione tra due passi del rapporto del Trani volto palesamente a difendere il prefetto Guadagnini e scaricarne le responsabilità sull'insignificante (allora) vice commissario Messana.   
 
Singolare. quel Trani, prima afferma che:
 
"Vice Commissario visto che la forza stava per essere accerchiata dispose venisse ritirata ma intanto dalla folla partivano colpi sassi che contunsero due soldati e quattro colpi rivoltella uno dei quali ferì soldato Jannanone che alla sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati seguito in ciò dagli altri soldati."
 
E ciò ha solo un senso: Messana (il vice commissario) aveva disposto il ritiro delle forze armate a Riesi, ma partirono dalla folla  colpi, sassi e quattro colpi di rivoltella "uno ei quali ferì il soldato Jannone  che a sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati". E allora il dramma, fu seguito nella sparatoria "dagli altri soldati".
 
 
Solo malevoli o imbecilli o difamatori potevano scrivere che quella "strage di Riesi del 1919 dove vengono assassinati 15 contadini" e dove andrebbe " compreso un tenente di fanteria" (che per inciso venne giustiziato qualche giorno dopo on un colpo d pistola alla gola in un slitario cortile) avrebbe perso la vita dati " che si era opposto all’ordine fascista di sparare sui contadini che manifestavano per la riforma agraria". E così, si arriva là dove manco Li Causi si era spinrìto (ma Lalgrado Tutto sì), a sentenziare contro l'evidenxìza dei fatti quali l'ispettore Trani ricune, pur male intenzionato contro il mistro esimio Ispettore generale di PS Messana che "Ad ordinare il fuoco in solidale intesa con la mafia è stato un fascista della prima ora, Ettore Messana di Racalmuto."
 
Inbecilità, perfidia, voglia calunniatrice, dispetti paesani? Boh! E se sollevo chiose del genere lo faccio per la pretese di credermi "la storia sono lìio"? E' certo che la storia non son loro, non è Colpi di Spillo.
 
Magrado titto poi si mette  a sottolineare qua e là in rosso questi passi che a suo avviso giubilerebbero il Messana.   "Azione contadini mattina 8 corrente si rivela remissiva in campagna e se in piazza vi fu chi sparò contro truppa nessuna manifestazione collettiva si ebbe da accertare propositi contro forza, Autorità, classi sociali. Scomposta fuga Vice Commissario P.S. forza pubblica ufficiali soldati non trova attenuanti contegno massa contadini popolazione che non commise eccessi di sorta, lasciado che soldato rimasto ferito in piazza si rialzasse si portasse propria abitazione di altro soldato ricoverasse e medicossi casa contadini ove fu bene accolto.
Nessuna manifestazione ostile fu fatta."
 
Opinioni, processo all'intenzione e capolavori del senno di poi, ciò ci pare francamente dissennato.
E quel  Jannanone (se Malgrado Tutto trascrive bene) ferito e quella sparatoria di rivoltosi poco contadini e molto "ex combatenti e reduci", e quella reazione non giustificable ma cmprensibile della truppa che spara e uccide disattendendo ogni disciplina militare va compresso tutto ciò in una remissività contadina e liliale?  Non amiamo le cose militari e non rispondiamo.
 
Ci preme solo affermare che quelle bravate dell'ispettore Trani finirono neglette. Messana tornò  fare il modesto vice commissario a Mussomeli. Quindi  il solito tran tran di un polizioto in carriera. Ma per meriti intelligenza saggezza quasi all'impovviso ce lo troviamo Vice Questore a Bolzano (v. E.N. MESSANA)  e dopo qualche anno gia maturo per fare il questore a Palermo ove no npotè arrivare per le tresche del senatore Mormino (v. Gero Di Francesco).   

ECCO IL TESTO DEL RAPPORTO

[Dalla scrittura si evince che il rapporto probabilmente fu trasmesso per telegramma]
Ministero dell’interno – Direzione generale della Pubblica Sicurezza – Roma, 17 ottobre 1919
Per notizia di codesta On. Divisione si comunica quella parte dei rapporti ricevuti dall’Ispettore Generale della P.S. Comm. Trani inviato per un’inchiesta a Riesi (Caltanissetta) che si riferisce al contegno tenuto dal Vice Commissario Messana Ettore in occasione dell’agitazione agraria scoppiata in detto Comune e del conflitto avvenuto colà l’8 ottobre.
“Questi contadini divisi in tre associazioni non hanno partecipato tutti agitazione iniziata sostenuta dalla lega agricola nella quale predominano pochi socialisti ufficiali. Solo primi mesi corrente anno agitatore Butera Giuseppe riuscì costituire lega sfruttando credenza Comune fra reduci di guerra che ritengono debba essere concessa terra. Propaganda negli ultimi tempi assunse forme rivoluzionarie cercando spingere avanti contadini atti violenza inscenando sciopero agrario con promessa che terre lasciate incolte sarebbero state cedute contadini giusta decreto prefettizio 15 settembre circa obbligatorietà coltivazione cereali.
Contro azione dirigenti lega svolgeva sua opera Vice Commissario Messana Ettore venuto qui missione da Mussomeli credendosi incoraggiato telegrammi Prefetto Sottoprefetto che chiedevano provvedesse energicamente perchè libertà lavoro fosse tutelata venisse impedita qualsiasi violenza procedendo norma Legge.
Però Prefetto a richiesta rinforzi telegrafava che ne inviava limitatamente con due mitragliatrici utili scopo intimidazione impressione aggiungendo doversene avvalere caso assoluta legittima difesa dopo esauriti mezzi ordinari caso impossibile in quanto avrebbe sempre inviato funzionari forze.
Azione Vice Commissario P.S. si rivelò con arresto segretario lega Butera Giuseppe con altri nove leghisti denunciati con altri sette tutti per istigazione delinquere violenza privata attentati libertà lavoro. Arresto produsse stasi agitazione ma mattina 7 corrente giunse inviato partito socialista Angeletti Alfredo che con violenza linguaggio propositi spinse contadini organizzati attuare occupazione terre e mattina 8 corrente guidò massa oltre mille contadini montati cavallo alcuni armati fucili con bandiera rossa in testa ad impadronirsi terre feudo Palladio.
Ettore Messana
Ettore Messana
Vice Commissario con forza disponibile in tutto 48 e con le due mitragliatrici si recò campagna ed intimò contadini riuniti sgombero feudo cosa che ottenne. Contadini che avevano circondato fabbricato ove trovavasi Gabbellotto si diressero paese riunendosi piazza centrale per sentirvi discorso dell ‘Angeletti. Sopraggiunse Vice Commissario con forza e fece intimazioni scioglimento assembramento. Lo Angeletti alle intimazioni interruppe discorso avvicinandosi Vice Commissario richiedendolo di fargli finire discorso ma Vice Commissario insistette sul dovere di sciogliersi ed allora Angeletti chiese che avesse ritirato forza che anche assembrati si sarebbero allontanati che diversamente avrebbe dato luogo eccidio.
Vice Commissario visto che la forza stava per essere accerchiata dispose venisse ritirata ma intanto dalla folla partivano colpi sassi che contunsero due soldati e quattro colpi rivoltella uno dei quali ferì soldato Jannanone che alla sua volta cominciò a sparare contro gli assembrati seguito in ciò dagli altri soldati. Intanto soldati incominciarono a sbandarsi per una via che dava alla campagna abbandonando due mitragliatrici alcuni fucili dandosi tutta fuga, affidandosi ognuno iniziativa individuale.
Azione ufficiali funzionario rivelatisi nulla appena iniziossi sbandamento truppa agenti forza pubblica.
Questa notte per misure prudenza saranno allontanati Vice Commissario P.S. e agenti e soldati con ufficiali che presero parte conflitto.
Da risultato indagini risulta agitazione contadini causa propaganda avvelenatrice ha assunto carattere di irriconcillabilità essendosi fatto credere potersi conseguire possesso terre. Però contadini pur ritenendo conseguire tale possesso terre non hanno preordinato alcun piano, e movimento scomposto poteva essere contenuto con trattative aspettando ritorno calma riflessione.
Azione Vice Commissario P.S. se trovava consenso proprietari gabellotti doveva apparire provocatrice facendo situare per alcuni giorni mitragliatrice sopra campanile di fronte locali lega resistenza senza alcuna immediata necessità.
Arresto segretario lega e nove soci non flagrante delitto furono ritenuti arbitrio polizia e dopo conflitto si è fatta circolare insinuazione che Vice Commissario P.S. sia stato comprato proprietari per tale azione. Azione contadini mattina 8 corrente si rivela remissiva in campagna e se in piazza vi fu chi sparò contro truppa nessuna manifestazione collettiva si ebbe da accertare propositi contro forza, Autorità, classi sociali. Scomposta fuga Vice Commissario P.S. forza pubblica ufficiali soldati non trova attenuanti contegno massa contadini popolazione che non commise eccessi di sorta, lasciado che soldato rimasto ferito in piazza si rialzasse si portasse propria abitazione di altro soldato ricoverasse e medicossi casa contadini ove fu bene accolto.
Nessuna manifestazione ostile fu fatta. Un vice brigadiere carabinieri venuto paese durante azione in piazza ai soldati e ufficiali rimasti in paese ai pubblici funzionari ad uffici pubblici ed ai cittadini. Gli uccisi furono collocati vicino chiesa furono fatti funerali senza alcun atto ostile verso alcuno, ciò che prova errate notizie fornite Vice Commissario P.S.”

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