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lunedì 21 marzo 2016

Gli abbagli storici di Claudia Cernigoi, giornalista triestina

La Nuova Alabarda
APPUNTI SU ETTORE MESSANA.
Ho ricevuto negli ultimi tempi alcuni messaggi da tale Lillo Taverna, che mi "accusa" di "essere l'autrice di foglietti infamanti il dottore Ettore Messana", del quale Taverna starebbe ricostruendo una biografia.
In effetti ho avuto modo di scrivere alcune note su questa persona, denunciata come criminale di guerra alle Nazioni unite, basandomi su documenti ufficiali dei quali ho indicato anche la collocazione archivistica. Pertanto ritengo opportuno rinfrescare la memoria su questa persona.




[Così mi accusava e mi sminuiva la signora (da 32 anni diceva allora] giornalista triestina Claudia Cernigoi. Sì i titini allora spinsero quel furbastro Comitato per i crimini di guerra anglo americani, molto anglo e per niente americani a invocare la esecuzione capitale di tutti gli italiani che avessero per caso messo piede in tutta la Slovenia. Abbiamo elenchi, questi scritti a stampa. in cui vi figurano ufficiali e militari che avevano dovuto dormire tra quei monti ove nel 1917 perse la vita mio nonno che si chiamava come me Calogero Taverna anche se ALLORA NON SI USAVA IL DIMINUTIVO Lillo che fa rabbrividire la Signora ( da 32 anni) Cernigoi.

In uno di questi elenchi ”militari” vi figura un mio quasi compaesano che si chiamava Salamone sol perché era stato costretto a far numero in uno dei tribunali militari di Lubiana.
Gentilissima signora Cernigoi di tutte le sue infamie ecco che cosa arriva a Roma, uno scarno elenco dei “funzionari di P.S. ricercati dagli Alleati”. Tutti i funzionari che nel triennio della Lubiana provincia fascista vi erano passati - per lo sì o per lo no - Tito e compagni volevano che gli inglesi li perndendessro e li fucilassero seduta stante.
Ed erano proprio quei Titini insomma che in quel periodo ecco che avevano combinato: “circa 12.000 demobranci furono vittime di massacri efferati una volta rientrati in patria e altri 6.000 civili scamparano all’annientamento grazie all’intervento del maggiore Barre”.
Non parlo delle foibe perché è argomento che ignoro del tutto. Non faccio lo storico; facevo l’ispettore di Bankitalia o del Ministro Reviglio e sono abituato a interessarmi di un solo caso alla volta. E il caso Messana lo seguo da tre anni. E se trovo un documento cerco coonestarlo. L’ha fatto lei signora? Non mi pare. Lei mi dice che una volta trovato un paio di documento li ha passati a Casarrubbea che secondo lei li avrebbe avvolorati dll’alto della sua indubbia competenza storica. Nel natale precedente la sua morte Casarrubea scrive (se è vero) a Malgradoto Tutto per dire che in fondo Messana non è comlpevole né per i fatti del ’19 a Riesi né per quelli di Portella delle Ginestre in Sicilia. Ma non gli si poteva dedicare una strada per i fatti di Lubiana che lei signora Cernigoi aveva esustivamente infangato ed era arrivata a conclusioni di assoluta colpvolezza del Messana. Insomma lei si difende invocando l’autorevolezza del Casarrubbea. Casarrubbea dopo anni di guerra a penna armata si salva in corner dicendo che non si poteva dubitare della sua condanna a morte del Messana.
Lei ora mi denuncerà per stalking ed io ne sarò feice perché così potrò farla incriminare se non per calunnia ma di sicuro per diffamazione a mezzo stampa per quello che scrive sotto.
Io non ce l’ho con lei. E’ incappata in un paio di topiche non esendo una specialista del settore strico. Nulla di male. L’ho invitata (magari a mie spese a Racalmuto) per un dibattito sereno anche se inflessibile.

Le farei presente che per Lubiana, a Roma si misero a ridere quando si doveva fare chissà che cosa per reperire un introvabile per gli inglesi (sobillati dai titini ) un non meglio precisato “Messana-questore”. Guardi il n.° 32 dell’elenco passato al dottor Pianese che fece le spallucce. Il signor Ispettore Generale di P.S. comm. di San Maurizio e San lazzaro si sapeva bene dov’era. Deveva vedersela ins Sicilia con le bande arnate dall’OSS amiricana come ora comprovano anche le carte NARA da Tarnafaglia passate a Casarrubeia penso per lavarsene le mani. E doveva stare attento perché spallelleggavano gli antenati della CIA americana nientemeno che Valerio Borhese Junio e la sua banda, gli ex X MAS (cosa otmai ultra appurata).

E Messana è costrtto a tenere progioniera la propria famiglia per paura di rappresaglie, E i figli del Messana vissero, ignari, sconforti e scompensi psichici non potendo permettesi neppure un momento di innocente svago. Ancor oggi ne pagano le coseguenze. I figli della signora Giovanna Messana le impediscono di querelarla perché sperano così di seppellire persino il ricordo di quel loro progenitore che ritengono un negriero.

Se lei mi fa incriminare per stalking allora potrò essere attore per dimostra la veridicità dei miei assunti e il carattere mendace di quanto va scrivendo nel suo blog dal mutato nome.

Ma lei perché vuole insistere? Guardi lo stralcio di relazione n°12 finito archiviato nel fascicolo personale del dottor Messana: “Il tenente SCAPPAFORA dirigeva le operazioni di tortura mentre il questore MESSANA esortava personalmente gli aguzzini ad infierire contro le proprie vittime” Siamo all’esilarante (se non fosse tragico). Solo i calunniatori disinformati possono credere che il Messana potesse essere un guardone sadico di quello che era passato all’esercito. Noi sappiamo invece dagli studi SERI di uno storico SERIO (SALA, v. soto) che vi fu rissa tra Messana e l’esercito per essere stato esautorato. E Messana fu esautorato anche dal Grazuoli. un funzionario del partito fascista di cui però - pensi un po’ - ne parla bene persino Giorgio Bocca, che è quanto dire. Il Grazioli peraltro ormai operava al posto della questura come abbiamo visto consultando le carte dell’ACS di Roma che se le servono signora Cernigoi le potrei passare GRATIS.
Certo ci fu il caso di TONE (Antonio) TOMSIC. Le dirò che sono rimasto stomacato della magistratura italiana quando ho appurato la vicenda. Ma Messana si era comportato da gran signore, ligio al diritto e alla sua etica profondamente cattolica. Roma si documentò al riguardo. Giacciono a Roma nel fondo SIS sez. II. Sono 63 veline fitte fitte da far perdere la vista e far venire la noia. E lì si documenta quanto serio, certosino umano fosse il Messana. Indugente persino con una partigiana che finse eterna convalescenza da una operazione di appendicite per fugire alla prima occasione favorevole ui monti sliveni e soprattutto conciliante con il milite sloveno strapagato dagli italini che la fece fuggire e non fu più ripresa.
E il Messana ebbe guii per non sesere stato come i titini qui calunniosamente vorrebbero far credere . Ci rimise la questura. Promosso per essere rimoso finì in subordine a Trieste. Avete pubblicato un documento per dimosrare l’efferatezza del campo di concentramento di Pisticci. Buon per me: vedo che già il Messana è Ispettore gnerale di P.S. Il Messana da vice questore di Bolzano era stato presceltoo per andare a fare il questore a Palermo, ma un certo gerarca di nome Mormino lo silurò preferendogli l’accomodante dott. Lauricella. A Lunbiana Messana vi venne mandato per “prima nomina” in quanto non molto amato dal fascismo imperante. Viene dopo promosso Ispettore Generale di P-S. per andare a dirigere la questura di Bologna, ma i fascisti di Bologna potentisimi non lo gradiscoo. Resta in subordine a Trieste e gli tocca fare quasi il capostazione. Leggere per convenire. Tutta l’aggetivazione sua che copi invero dal Ricciardelli di cui dirò a suo tempo, e sipratutto quella del defunto Casarrubea. È denigratoria, infondata, speciosa, condannevole.
Mi denunci per stalking così avrò modo di spiegarlo ai signori giudici.
Sì, lei ha un bello scrivere che il Messana “fu denunciato come criminale di guerra alle Nazioni Unite” (mi risluterebbe ‘agliAlleati’); a che fini ha fatto quella denuncia: miserevomnte archiviata perché il fatto non sussisteva e a ragion vedituta, e non per araccondazione di questo o di quello. Se l’Italia vinceva la guerra e la Jugosavia la perdeva allora sucecedava l’esatto contrario: erano i titini che finivano afforcati per la faccenda dei ‘demobranci’ e penso delle foibe (argmento, ripeto, che ignoro mentre lei mi pare ne ha scritto tanto).
Leggo in un testo SLOVENIA 1945 di Johm Corsellis e Marcus Ferrar: “Nella zona taliana, che fu dichiarata parte integrante dell’Italia, l’immagine dei gentili e romantici soldati itaiani si rivelò un mito. Nell’agosto del 1942 il generale comandante Mario Roatta espose sommariamente, al suo stato maggiore, una linea politica fondata sulla deportazione indiscriminata degli abitanti e i villaggi slovemi, uomini, donne, bambini, sospettati di proteggere i partigiani: ‘Non preoccupatevi se fra gli espluls ici sono persone innocenti. Le operazioni devono essere brevi ed efficaci. Se necessario , non esitatei ad essere spietati. Deve essere una polizia totale. Dobbiamo internare tutti gli abitanti, sostituendoli con famiglie italiane, famiglie di soldati morti o feriti”.
Due note: nell’agoto del 1942 Messana era costretto a fare il capostazione a Trieste, con l’esercito con Roatta e con i fatti dopo il giugno del 1942 Messana non c’entra. L’immagine gentile e cortese si sarà rivelata un mito, ma al’inzio specie con Grazioli l’intento era quello, e in sintonia mi risulta Mrssana. Poi l’efferatezza della guerra ebbe il sopravvento, ma Messana non c’era più.]

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