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venerdì 29 aprile 2016

Alfredo Sole di Racalmuto, ergastolano ostativo neo dottore in filosofia
Mi va di precisare: il mio figiiolo "selettivo" (non saprei come meglio chiamarlo) Alfredo Sole non sta sotto il regime del 41 bis. Starebbe sotto il 4 bis ma è una ipocrisia inventata dal ministro Angelo Alfano. Con il 4 bis ti danno un sacco di benefici carcerari a condizione che tu SIA "PROFICUAMENTE" COLLABORATIVO. CHI GIUDICA QUESTA PROFICUITA'? SEDICENTI MAGISTRATI DELL'ANTIMAFIA CHE COME NEL CASO DI SOLE SONO IN TUTT'ALTRE FACCENDE AFFCCENDATI; si limitano burocraticamnte a scrivere: 'nulla di nuovo: si conferma il passato giudizio' specie se Savatteri Lupo e Melampo dicono che hanno pubblicato un nuovo libro sui RAGAZZI DI REGAPETRA ove si parla di un SOLE di tanti anni fa. Quel libro pur osannato in convegni non si trova in libreria e non si sa perché. Qualche guaio forse con l'antimafia.
[Invero il libro oggi il mio solerte libraio me lo fa avere. Pubblicato nel febbraio del 2016 coincide con la disinvolta giubilazione del giudice Ravaglioli di cui si lamenta Alfredo. Certo il magistrato avendo questo fasullo testo si ritenne più che rassicurato nel confermare giudizi ostativi contro l'ignoto Sole. I Racalmutesi Savatteri e Garlisi di Melampo lo attestano. Lupo si lancia in una ciarla senza fondamento. Nulla sa di mafia e ne scrive come se tutto sapesse; nulla sa di Savatteri e ne accenna come se tutto sapesse; nulla sa di Racalmuto e ne pontifica come se tutto sapesse. Due paginette di vuoti aggettivi senza costrutto senza concetto né tenace nè blando. Codesti signori si sono resi conto che hanno sottoscritto una ulteriore inconfutabile "fine pena mai" contro il loro compaesano (Lupo non conta) l'innocente ed ora innocuo Alfredo Sole. "E' in carcere di stretta sorveglianza" ha risposto una donniiola tronfia di potere carcerario. Neppure avrebbero raccolto un mazzo di foiri sul portone del carcere oggidì, in occasione della laurea di Alfredo Sole, consenguita dentro il duro reclusorio di Opera. Questi racalmutesi che per vil denaro hanno prodotto siffatti danni non ne sentono rimorso o almeno disagio?]
.Alfredo Sole visse in un una famiglia paricolare di Racalmuto. Ebbe tempo di sposarsi, di mettere al mondo un figlio, eseguire ordini criminali di certa mafia racalmutese e a 23 anni finì in carcere durissimo con tre ergastoli, fine pena mai.
Nel primo quinquennio è sotto il regime 41 bis. Ma è cosa risibile. Lo raggiungono in carcere capimafia veri; gli avevano ammazzato padre e fratello e quache zio. Ad Alfredo si chiede il mandato a vendicarli. Alfredo Sole è già un altro uomo o finalmente diventa un uomo. "Basta col sangue" decreta e quelle vendette svaniscono nel nulla. Più pentito di così, più collaborativo di così! Ma miente da fare:.il regime del 41 bis continua. Alredo si appella al tribunale dei diritti dell'uomo. Gli si dà ragione. L'Italia esegue tartufescamente. Lo mette in regime 4bis ma lo si qualifica come ergastolano ostativo ed è peggio del 41 bis.
Alfredo cambia del tutto: è davvero un nuovo uomo homo novus teorizza anche Veronesi. Ma nemte da fare; per i magistrati distrattissimi ma remuneratissimi dell'antmafia è OSTATIVO e in due metri per due e mezzo lo relegano al mio Alfredo per venticinque anni.
Venerdì prossimo si laurea con una media già acquisita del massimo, all'interno del carcere di Opera, in Filosofia con una tesi mica balzana ma sul Sophistès di Platone contra Gorgia che difende con retorica arte sofistica Elena di Troia. E' in contrasto con il cattedratico dell'Università di Milano e il mio amico Alfredo Sole sta passando notti insonni temendo che nell'alterco che presume con quel cattedratico abbia a soccombere e perdere la lode. Venerdì saprò. Mandategli un segno di plauso per questo essere divenitato pur nelle strettoie dell'ostatività permanente DOTTORE IN FILOSOFIA GRECA.
Ed io voglio qui esprimere plauso al terribile carcere durisimo di Opera che purtuttavia ha consentito al mio diletto figliolo selettivo di laurearsi niententemeno che in Filosofia con la selettiva Università di Milano.
Calogero Taverna

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