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lunedì 9 maggio 2016

Cercando e ricercando ho tentato di stabilire il grado di colpevolezza del nostro grande compaesano Ettore Messana; ovvio, da imborghesito ispettore di scuola Banca d'Italia, ma , sulla base di documenti coevi e genuiniho dovuto assolverlo in toto. Cosa gravisima perché ho sul capo l'accusa i essere un presuntuoso che si ritiene essere LUI LA STORIA mentre lo sarebbero quelli della canzonetta non so di chi che afferma essere loro la STORIA,. Mi sono buscato una graffiante titolazione grottesca di Magrado Tutto. Eppure mi è capitato così di sospetatre che entrati hìgli americani e aperti i cancelli delle carceri, sarebbero sorti due tipi di Mafia, quella protetta da Li Causi che come mi svelò ad Agotrà il nostro Federico Martorana (che però ora va ritrattando) era buona: imperava la nuova dommatica comunusta di stampo sovietico, bisognava credere che era espressione del PROLETARIATO rivolizionario (da santificare anche se ammaìzzava il sindaco di Favara alla fine del 1946, se ho ben capito il valido storico Calogero Castronovo. Di converso c'era quella perfida lurida abominevole degli agrari, reazionaria e criminale,. Ciò secondo l'egemone cultura gramsciana, naturalmente. Ed anche a Racalmuto ne avevamo l'esempio: Luzzu Giurgintano comunista era un bravo mafioso rivoluzionario, tanto che 'Geniu cambiò la storica e intoccabile via fontis in Discesa Gramsci. Credo che Gramsci se ne sia adontato.. I Patenchia naturalmente erano la mafia cattiva perchè cari a Calogero Volpe e anche a Dino Casuccio. Oggi però mi pare che la dovremmo definire, per sfruttare la tua lapide mortuaria, "MAFIA DEMOCRSTIANA". Non voglio fare il Pansa di Sicilia, ma mi ci stanno (ed anche tu) costringendo. CALOGERO TAVERNA.

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