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sabato 28 maggio 2016

E.N. Messana, mio nonno e il dormiente sindaco comunista Messana

E.N. Messana, mio nonno e il dormiente sindaco comunista Messana


Pio Martorana così mi rimbrotta a proposito dell'Opera Magna della storia paesana di suo zio Eugenio Napoleone Messana.

Appare chiaro che di me ha letto svogliatamente e distrattamente qualche chiosa polemica ed ha trascurato il profluvio di miei scritti storici, taluni stampati sia pure a mie spese.

Vi avrebbe trovato tanti tantissimi riconoscimenti al microstorico locale Eugenio Napoleone Messana, non ultimo il merito di avere trascritto l'elenco dei 32 "dispersi in guerra", quella del 15-18 ove fu disperso il 24 maggio 1917 (sic!) da un cecchino austriaco  ad Hudi Log in Slovenia mio nonno Calogero Taverna,

Certo Pio non ha voglia di seguirmi nella polemica che vi ho fatto sgorgare.

Nonostante tutte le mie pressioni anche l'accidioso sindaco Comunista Messana si guarda bene dal ricordarli tutti e 32 quei popolani "dispersi" magari con una lapide in flex a Santa Maria (mentre nel centenario dell'anno scorso il Messana non arrossì nel cingersi di fascia tricolore per esaltare  per par condicio i martiri racalmutesi della fascistissima Repubblica Sociale di Salò - che non mi risultano esistere - o le famiglie che avevano lucrato con taluni falsi dispersi in Russia).

Già, la Verità è rivoluzionaria, caro Pio, ma certamente giammai a senso unico.
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Cosi riservatamente mi scrive Pio Martorana

Perché usi questi termini se fossero vissuti ai giorni nostri e con i mezzi informatici di cui tu ora sei dotato tu sicuramente non avresti niente da raccontare mi ricordo che Genio andava a Palermo a Catania e in altri posti con la sua seicento e non aveva L' archivio microfilmato e scriveva con un dito nella sua Olivetti
Almeno apprezza il sacrifico che ha fatto















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