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sabato 7 maggio 2016


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Ornella Pennacchioni
-ISPIRATA DA un post di Hank Bukowski-
di Ornella Pennaccioni.
Nell'assenza, il massimo dell'esistere, e sono d'accordo con me, in generale. Che accadrà? Dovess...e sparire la moneta, l'uomo sarà a rischio di gruppi di preghiera? Il denaro è unico dio, quello universale, si sa! Nulla può oltre, contro, il denaro. Sparisse improvvisamente, s'innescherebbe l'idolatria dell'apparizione? Sorgerebbero santuari come funghi? Santini a forma di euro? Il Gatto e la Volpe verrebbero pensionati senza scampo che manco Collodi potrebbe intercedere? Siamo cinicamente seri, vi prego, o allarmisti senza scampo, superstiti dell'amore. Gli ultimi hanno già perso. Per l'assenza totale di cuore, dovrebbe piovere cloro, per candeggiare lo sporco animo umano. Lo so, la chiosa è pop, ma è il meglio del peggio che mi viene in mente. (Do not stay with me.) Sono quel gran grattacapo di Afrodite con tanto di cuore. Che sia grave?
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Lillo Taverna E' tutta la vita che vivo al servizio della Banca d'Italia, come dire la banca delle banche, come dire l'istituto di emissione, come dire la fabbrica del denaro che nulla valendo va protetto salvaguardato ben rappresentato. So come nasce quindi il denaro, come si ammala, com si tutela, come anche muore. So che tutti - tutti insiintamente - ne subiamo indissolubilmente il destino. Al mio paese si dice: senza sordi nun si nni canta missa. Senza il denaro, niente bella scrittura, niente, FB, niente comunicazione, niente teatro, niente smancerie. E quando vedo papa cicciu mentre se ne sta in un aereo personale da miliardi di euro invocare il pauperismo francescano - incolto come è non sapendone nulla - sogghigno. Può bruciare Marino ma non stiamo in Argentina siamo nella settima potenza del mondo, in un mondo opulento, che una crisi ce l'ha ma è quella dell'OPULENZA. Solo per opulenza avete potuto mettere sù quel magnifico spettacolo rievocativo delle miserie dell'avanspettacolo degli anni Quaranta (che ben conosco per esserci vissuto). Uno spettacolo scintillante per abiti e costumi (oltre che per la genialità della signora Masi) che non so però quanti inutili biglietti da 500 euro ha disperso, con incerti ritorni.

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