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domenica 12 giugno 2016

Raffaele Pinò
16 min
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«L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna.
È in Sicilia che si trova la chiave di tutto» ...
«La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra…
chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita».
(J.W.Goethe, “Viaggio in Italia”, 1817)
Lillo Taverna Che gran buffone e ipocrita questo Goethe. Un antenato della Merkel in vena di ruffianerie. Poi nel 1817 dov'era l'Italia? E la Sicilia era più inglese che borbonica. A Racalmuto la giustizia inglese prese un racalmutese facinoroso ladrone e come trascrivo nel mio Racalmuto nei millenni (un caro mio libro che pochi leggono e nessuno rammenta): "Die 23 eiusdem (23 novembre 1811) - Salvator Nalbone vir vid. Conceptae aetatis ann. 42 miserantus susceptis tantum sacr. Penitentiae et viatici capite multatus a Trib. N. m. cur. Sedis criminalis animam in patibolo espiravit in media platea et resecatis capite et manibus corpus per me D. Paulum Tirone sepultum in Eccl. M. in fovea." Dedicato alla Concepta neapolitana mia denigratrice

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