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martedì 12 luglio 2016


Alzano
abitanti nel 1948: 99
nel 1971: 38
nel 1981: 36
nel 1991: 19
nel 2000: 15
nel 2008: 10 (famiglie: 8)
nel 2011: 10 ( Uomini: 5, Donne 5)
altitudine : 862 m
Alzano insieme con Petrignano, Castagneta e Granara erafino al 1806 una delle sei ville che componevano l'università di Torre di Taglio. La chiesa di S.Vittorino, restaurata di recente e tuttora officiata, esisteva già nel 1398 ed allora dipendeva dalla Pieve di S.Maria di Roccarandisi.
chiesa di S.Vittorino
Nei pressi del paese si trovano i resti di un terrazzamento di opoca romana composto da tre ordini di mura poligonali disposti a gradoni; tra il primo ed il secondo terazzamento vi è una suggestiva cela circolare sotterranea chiamata Grotta del Cavaliere, semi-chiusa verso l'alto da due massi ciclopici.

Questo tempio era quasi certamente dedicato ad Ercole, divinità strettamente correlata con la transumanza, ed è quindi interessante notare la sua posizione alle pendici del Monte Fratta, che per secoli è stato uno dei principali pascoli estivi per la pastorizia del Cicolano, conteso per lungo tempo tra la comunità ed i baroni Falconi; nel 1810 una sentenza della Commissione voluta di Gioacchino Murat riconobbe la natura feudale della montagna e successivamente Giuseppe de Thomasis, Commissario del Re per la spartizione dei demani, con una ordinanza del 26 ottobre 1811 ne effettuò la divisione assegnando 3000 coppe al comune di Torre di Taglio e 2000 all ex-feudatario Domenico Falconi.
LA GROTTA DEL CAVALIERE
Con il nome di Grotta del Cavaliere sono indicati i resti archeologici di quello che si ipotizza sia stato un antico tempio dedicato ad una divinita' pagana do nome Nervaiano.
Questi resti si trovano in prossimita' della frazione do Alzano (Pescorocchiano) e sono stati ogetto sia nel passato che di recente di numerosi studi e ricerche.
Sono spesso citati nei racconti di archeologi e viaggiatori dell'ottocento, sia italiani che provenienti da altri paesi, inglesi, francesi, tedeschi.
Oggi possiamo finalmente affermare con quasi certezza che la loro denominazione e' a causa del nome di uno di loro: l'inglese Edward Sir Cavaliere Dodwell. Intorno al 1830 il Dodwell effettuo' dei soppralluoghi sui resti archeologici della Valle del Salto, inclussi anche quelli di Alzano. I postumi di un'insolazione presa nel corso di questi viaggi gli procuro' la morte. Il suo corpo fu sepolto in una chiesa di via del Corso a Roma.
L'immaggine della sua tomba e' per la prima volta resa nota in questa mostra sia agli studiosi che al pubblico.
Precedentemente il nome dei resti di Alzano potrebbe essere stato quello di mura saracene, come potrebbe dedursi da quanto indicato in vari catasti del 1700 e dal resoconto della visita ad Alzano del vescovo di Rieti Giunigi del 3 ottobre 1712.
Nel 1981 questo importante monumento della Valle del Salto e' stato manomesso con gravi danni da parte di ignoti, che ne rimossero il tappo troncoconico di chiusura del foro centrale della Grotta. Il fatto fu segnalato a tutte le Amministrazioni competenti dagli abitanti di Alzano. Da questa data non e' stato effettuato nessun intervento riparatore ne' sono state presi provvedimenti per impedire il verificarsi di altre monomissioni e evitare il degrado di questo monumento.
E' questo il motivo per il quale la Grota del Cavaliere di Alzano e' stato scelto come monumento simbolo. insieme alla Cripta di S.Giovanni in Leopardo, nell'ambito del primo programma "Adotta un monumento della Valle del Salto".
La scoperta che la Grotta del Cavaliere fosse un luogo sacro e' del 1983, quando vi fu casualmente ritrovata una piccola basetta in marmo, datata tra il II e il III secolo a.C., con un'iscrizione votiva a una divinita' il cui nome e' stato indicato in quello di ervaiano dal Prof. Sandro Marandi dell'Universita' la Sapienza di Roma.
Nel 1995 e' stato identificato per la prima volta il sito da quale si ipotizza siano scavati i grossi massi di pietra utilizzati nella costruzione dei monumento.
I resti della Grotta del Cavaliere, quei pocchi dell'anticha strada che li colegaalla cava stessa interessano un'area di circa due ettari.

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