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lunedì 26 settembre 2016

la politica non ha costi, come i pretesi benefici sono imbecillità di incompetenti. Ho aggredito il compagno comunista Visco che voleva giustificarmi la chiusura della strategica filiale della Banca d'Italia di Rieti con il ciarpame mitteleuropeo del costi/benefici. Quanto costò il Colosseo? Quanti benefici stiamo tuttora incassando a Roma. I costi per investimenti non sono gli scialacqui delle spese fisse quelle ad esempio sprecate per i LSU o i COCOCO o altre ridevoli sigle del Comune di Racalmuto. Soldi sprecati in inesistenti uscieri dell'inesistente museo Chiaramontano, o in guitti che magari staccano i fili del gasolone per andare a fare altro quando toccherebbe a loro raccogliere la monnezza differenziata davanti le case. Ricordo, una improvvida imposizione della Banca d'Italia circa una tradizionale tenuta della contabilità in cambi a saldi chiusi delle aziende di credito che finiva col crociare iva dovuta con iva relativa determinando sconquassi tributari nazionali e trattandosi di ìva anche comunitari. Esposta la questione a Formica, questi astuto andò in brodo di giuggiole, Avrei determinato uno sconquasso bancario di proporzioni oceaniche. Dalla sera alla mattina esce sulla gazzetta ufficiale una legge salva banche. E' stato facile raccogliere il voto segreto di una pletora non so se solo di deputati o di deputati e senatori. Rendete asfittico e ischeletrito il Parlamento e vi accorgerete come le così dette lobby internazionali ne fanno un boccone. Io vorrei diecimila deputati alla camera e ventimila senatori a Palazzo Madama e dar loro questa carta a iosa che se non lo sapete costa nulla. Molte più intelligenze al servizio del paese molto più difficile direi ostativo l'asservimento della parlamentare sede del potere. Già, la stanza dei bottoni della buon'anima di Nenni! Etc.... Se votare sì vuol dire smungere gli investimenti in politica (posta patrimoniale e non reddituale) io corro a votare NO!! Calogero Taverna

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