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mercoledì 21 settembre 2016



Lillo Taverna ha condiviso il post di Calogero Mannino.
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Calogero Mannino
Se la vita politica fosse caratterizzata dal confronto franco delle idee e dei programmi, oggi bisognerebbe riconoscere che, questa volta, 5stelle merita il ric...onoscimento di una proposta utile. Da discutere e non respingere e demonizzare: l'introduzione nel sistema elettorale della regola proporzionale con la preferenza.
Nella fase in cui il bipartitismo è superato dall'attuale realtà politica,ed elettorale, stando alle previsioni e ad alcuni risultati elettorali, e se vogliamo in questi 23 anni è stato soltanto un artificio dai risultati effimeri, e che se si delinea uno schieramento tripolare, un sistema maggioritario diventa una violenza alla realtà elettorale.Quindi il proporzionale si ripropone come iil sistema che intanto garantisce la corretta rappresentanza, rafforzata dalle preferenze che restituiscono all'elettore il potere di scegliere chi eleggere, di poi verrà la governabilità traverso le alleanze politiche e programmatiche, delle forze elette.
Ha commentato bene un deputato 5stelle quan,do su un quotidiano, stamane, rispondendo al solito giornalist,a che di idee ne ha poche e di pregiudizi molti, ha detto che nella prima repubblica ci sono stati molti governi, ma che l'Italia è andata avanti. Dal 1992 non mi sembra. Anzi mi sembra ferma. Anzi mi sembra tornare indietro.
Allora tutti, non soltanto gli addetti alla politica, ma anche i cittadini aprano la discussione senza pregiudiziali e pregiudizi.La stupidità non porta da nessuna oprate tranne che all'inferno.

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Commenti
Lillo Taverna Genialissimo e coltissimo Signor Ministro Calogero Manni,no nel salutarla con voti benauguranti mi permetta al contempo di essere in disaccordo con Lei. Appuno perché "la stupidità non porta a nessua parte meno he all'inferno" vedrei come una estrema iattura un improvvido ritorno al proporzionale con voto magari plurimo di preferenza sia pure per rispetto della disastrosa quota rosa. Un ritorno al familiarismo, all'aggregato mafioso, oggi davvero rifiorente e non certo solo in Sicilia, anzi. Il 'partito' è isituzione portante della democrazia.forse inquinato perché non si è saputo o non si è voluto dare attuaione ai principi informatori della Costtuzione Repubblicana che in sé e per sé mi sa essere stata infetta da spirito demo-massonico anziché da rivolta sociale ispirantesi alla cosidetta Resistenza. Non per nulla la cosiddetta "costituzione materiale" l'ha travolta (e Lei che è stato all'apice del Governo del Paese dovrebbe annuire). Movimento Cinque Stelle in modo becero incolto puerile e grillino potrà avere una qualche significatività allorché diventa realtà pensata alla Hegel disciplinata costruttiva. Far politica sbracandosi nell'antpolitica sta per essere un disastro nazionale. Guardiamo Roma- Ad esser contro son tutti bravi: è saper costruire (e Lei ne fu un Titano, dico sapendo) è ben altro. Chi tutto demolisce ha il plauso di una plebe senza mente. Chi ha portato questa nostra Italia dalle miserevli condizioni dell'Italietta contadina del Dopoguerra alle attuali vette di settima potenza del mondo viene messo in croce da un codazzo vociante che sceglie sempre Barabba. Oggi è finito lo stato asisteniale voluto perpetrato realizzato meritevolmente dal duo contrapposto De Gasperi Togliatti e la palingenesi di una Italia mitteleuropea è sotto gli occhi di tutti (se hanno vista per vedere). Sono ferocemente contro il grido "largo ai giovani" e soprattutto a voglie suicide della rittamazione politica. I valori tradizionali son un capiale sociale da usufruirne non da 'rottamare'. Ritorni fra noi egemone e operante. Calogero Taverna

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