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sabato 1 ottobre 2016


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-CONCESSIONE a DELINQUERE-
di Ornella Pennacchioni.

L'arte è il miracolo del sembrare. L'arte è una bugia scomoda alla certezza. Ad essere, ci pensa il cronista, l'artigiano, la lagna accademica, in cui affondano i nozionisti, i copisti, i letterati più stantii. L'arte dov'è? In quella zona del miracolo, dell'offesa, del crimine. L'arte è violenta, l'arte non da pace, l'arte sobilla, insonna, ammala e infine salva. Dove abita l'arte? Dove non c'è la ragione. Nell'assoluta serietà d'essere sospesi dalla funzione del quotidiano, abita l'arte. Se e quando l'opera si omologa in modo devastante all'ordinario, senza più sorprendere, è roba da fiera agostana maneggiata da tutti come un ricettario. Ecco perché ciò che sia umanamente, oltraggiosamente discutibile, è l'onta dell'arte, il trionfo della calcolatrice, del manuale logico, è "l'acqua tiepida" (Cit. Ornella Pennacchioni) quindi è qualcosa d'altro. L'Arte è monogama e di tutti, è la regnante esposta dell'impero incontestabile, è la Santa baldracca.
 — conDiamante Mauri
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Commenti
Gianluca Pagliuca è un po' come l'ammore.... ammala e salva!?! Buongiorno  !
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Ornella Pennacchioni Buon Giorno: è 'o ver... 
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Fortunato Campanile L'Arte è ovunque. Nel Bello, nel brutto. Nel perfetto che non è mai perfetto. Nel liscio, nel ruvido e né liscio né ruvido. Nel regolare e nell'irregolare. E nel regalare L'Arte è nel sembrare o in quel che vogliamo sembrare. E in ciò che ci sembra. Quello che vogliamo essa sia Arte pur se non sarà mai nostra serva. Anche se l'arte estrapola l'Arte. ...Ma l'Arte ammalia o ammala? ...L'Arte semplicemente è.
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Maria Pia Calapà L' ARTE è LA SCIENZA DELLA FANTASIA:
Se il mondo fosse chiaro, l'arte non esisterebbe.
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Lillo Taverna L'arte è Apollo; l'arte è Dioniso; soffi divini adunque. Certo se Dioniso e Apollo si mettono a colloquiare in un conciso e armonico componimento (pittorico, musicale, grafico) abbiamo l'arte eccelsa che per me è quella che solo conta.
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Ornella Pennacchioni ecco Lillo, l'arte ha ragione nell'apparente impossibile, è là che prede vita divina.
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Olimpia Di Leo Arte è quel fiore che nasce nel deserto,nel fango ,sull'asfalto nelle limpide acque di una sorgente,che il sole di giorno riscalda e gli da luce mentre la luna la culla nei suoi sogni:Ecco,non illudetevi voi che sulle tavolozze gettate a caso pennellat...Altro...
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Ornella Pennacchioni Olly, mi sa che davvero, sottratta dal quotidiano, sono qualcosa d'indiscutibile, non per altezzosità, tu mi conosci, ma per attitudine incontrollabile dell'immaginario, che in quanto tale, non è governabile. 
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Lillo Taverna Carissima Ornella, la querelle continua. Cosa è mai l'arte? Son millenni che menti eccelse vi si sono accapigliate: Risultati? insoddisfacenti. I greci iniziarono la querelle. Filosofi Intramontabili quali Atistotele o Platone. Scolasticume il mio, certo. Alle prese con la ESTETICA . Unità di tempo di luogo di azione? Regolette che ci perseguitano per millenni. Ma già allora Omero cieco ed analfabeta (ammesso che sia mai esistito) stravolge tutto e canta immortale guerre inesistenti o viaggi caotici immorali con maghe e con ciclopi e viaggi ad un inferno che poi stava appena sotto il suolo. E viene Dante e come non dire arte quella insana trilogia senza didattica consistenza. Oppure Leonardo che tutte le inventò ma nessuna gli riuscì. E saltando Kant ed Heghel sembrò che un Croce finalmente avesse detto la parola definitiva. Ma cade l'ordine fascista e viene in Italia Lukachs e ci vogliono comunistizzare realisticamente. Niente da fare: ecco una signora casta e pura di nome Ornella Pennacchioni che scrive onirica e vagula. E fa arte checché i didattici pretendano. Lillo Taverna ha da brontolare perché vede sconvolti i dogmi del suo pretesco eruditismo. Insomma l'arte è l'arte. Così come - e qui è dogma - la non arte resta sempre non arte, checché se ne pretenda. Calogero Taverna
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Ornella Pennacchioni Lillo TavernaGRAZIE. D'impuro ho la purezza. Nulla fu più impuro dell'abito.
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Ornella Pennacchioni Tu, Lillo Taverna sei l'insieme dei contrari, come bellezza d'essere che si concede a chi può ricevere.
Lillo Taverna Sì con il mio latinorum che pare irriti l'incantevole signora Brigida, sono l'irritante coincidentia oppositorum
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Ornella Pennacchioni Coincidentia, si.
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Lillo Taverna Io purtroppo il latino l'ho appreso in seminario; non riesco a scrostarmelo. Neppure quel contorto modo di ipocrita pensare. Aggiungasi la diseducazione infertami dal mio vicino di casa, l'uomo del Kaos che tanti chiamano Luigi Pirandello. Purtroppo un certo maestro elementare che chiamano Leonardo Sciascia non ebbe voglia e uzzolo di imparare da me.
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Ornella Pennacchioni mi compiaccio dei tuoi "comuni" vicini di casa! 
Lillo Taverna
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