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lunedì 3 ottobre 2016

Lettera ad un dirigente pensionato di BI
 
ed è quel libro che credo di avere già scritto; non tutto osanna ma neppure tutto veleni. Sono entrato in BI il primo febbraio 1960. A noi vincitori del terzo concorso per segretari in esperimeto ci fevero entrare il primo febbraio e sapete perché? Perché Andreini aveva ottenuto per il precedente gennaio la corresponsione di una aulteriore mensilità extra, presa dai fondi neri insomma. Così io insiene a De Saario che entrava in BI con me ed altri che poi fecero più buillante carriera di me esperimentai. amio danno, la politica del sindacalismo pitocco, tanto Anfreini era comunista per modo di dire. Il rappresentante sindacale dell'Unione a Modena era un ex alto gerarca fascista. Da ridere insomma. II primo febbraio del 1960 c'era ancora Donato Menichella, quello che insieme a Einaudi non era economista ma economo ed era stato artefice in tandem dell'immiserimeto dell'Italia intera per salvare la LIRA ma quella di Agnelli. Poi venne, nel maggio mi pare, Carli e fu tutt'altra musica. Gloriosa per iper l'Itaia e per noi dirigenti della BI. E come dirigente della BI fui una volta a tavola con il Baffi meno arcigno per via di una seconda moglie, il quale nel sapere il mio piccolo nome ebbe a fulminarmi: ah! quello che sta per essere stroncato dall'avv. Sindona. Io capisco che in questa vostra sacra congrega di nostaligici dirigenti il mio dire suona irriguardoso. Mi finirà come con l'altra congrega del Sabatini: verrò cacciato via. Ma finché ci sto parlerò ! Dottore Calogero Taverna già ispettore capo missione della Vigilanza sulle aziende di credito.

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