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sabato 1 ottobre 2016

Lillo Taverna
Lillo Taverna Historia magistra vitae. avrebbe detto qualcuno. Chi guarda al futuro e non è frattaglia del millennio scorso sa bene che la moderna tecnologia dà finalmente soluzioni a problemi vecchi quanto il mondo. Non sa che farsene dei rimpianti, dei rinunciatorismi, del voler tornare all'antico perché forse si progredisce. Lo stretto di Messina è una calamità naturale, una frattura che isola la Sicilia specie nella avveneristica nuova realtà dell'unità europea. Oggi dall'estremo Nord deve potersi raggiungere con i mezzi personali agevolmente l'estrema punta della Sicilia come avvenne con la francigena strada medievale che si è fatta rivivere con la E1 finanziata con fondi europei. Stampar soldi costa nulla, investire è indispensabile, la legge dei costi/benefici è esiziale se diventa becera, oscurantista, ostativa. Si chiude dissennatamente la gloriosa e insopprimibile sede BI di Messina. Non fare il ponte è negatività. Non è questione di tempi di percorso. Non mi si dica che tanto c'è la Caronte che ha fatto arricchire certi politici messinesi. E' una strozzatura che impedisce il collegamento celere e non fastidioso della Sicilia con il resto del mondo mitteleuropeo, è un intralcio alle correnti turistiche che dovranno segnare la palingenesi economica dell'Italia Intera e della ancora arretrata isola a tre punte. Trattasi di strategie di inarrestabile sviluppo economico e sociale, impensabili nel millennio scorso e incomprensibili per le frattaglie culturali retrive e magari abili nel coltivar fiori o nel distruggere fontane apriche. Le difficoltà tecniche che hanno bloccato nel passato la necessitante realizzazione dell'opera paiono oggi superate o superabili; la ponderosità economica va vista ed affrontata con la indispensabilità di grandi immani opere pubbliche che diano indotto, rilanci produttivi, agilità di traffico. economicità nei movimenti di uomini e merci. Il mondo moderno non ha tempo da perdere e doversi fermare all'imbocco di di quel fiume marino che è lo stretto, andarsi a munire di costosi biglietti, stazionare nelle distese asfaltate della punta estrema della Calabria o dopo avere attraversato una caotica Messina per "imbarcarsi", è stupidità inconcepibile nel nuovo millennio anche se era romantico e distensivo (e fruttuoso per i messinesi) nel millennio scorso. I nostalgici non capiranno mai. Rimpiangano pure ma non tediino chi vive entusiasta nel nuovo ciclo del miglioramento della vita sociale capace di abolire ogni intralcio strettaiolo.
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 10:02
Paola Siracusa
Paola Siracusa Intanto agli "entustasta" del nuovo consiglio una buona ripassata alla lingua italiana...Ognuno è libero di pensarla come crede e di sproloquiare di conseguenza, ma le regole grammaticali e sintattiche valgono per tutti.
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 14:31
Lillo Taverna
Lillo Taverna valgono per tutti gli imbecilli, specie se di genere femminile.
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:06
Lillo Taverna
Lillo Taverna Alle scuole elementari mi facevano fare la brutta copia poi c'era la bella. E' la bella che va giudicata. Codesta signora cugina non si attacchi al tram perché diversamente la scorreggio.
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:08
Paola Siracusa
Paola Siracusa Il genere femminile in questa discussione ha usato correttamente la lingua italiana ed ha espresso le proprie opinioni senza offendere, cosa che invece tu cafone volgare e maleducato non sai fare
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:09
Lillo Taverna
Lillo Taverna Ma so spernacchiarti alla grande pedante maestrina paratattica.
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:10
Maria Pia Calapà
Maria Pia Calapà Dice bene Roberto Salvo:la priorità alle strade e autostrade dissestate della nstra Sicilia e del Continente.,,,
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:11
Maria Pia Calapà
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Maria Pia Calapà
Maria Pia Calapà
foto di Maria Pia Calapà.
Non mi piace più · Rispondi · 3 · 2 ottobre 2015 alle ore 15:25
Lillo Taverna
Lillo Taverna Ma voi non ne capite un cazzo di economia di bilanci di patti di stabilità. Statevene zitti per carità!
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:30
Maria Pia Calapà
Maria Pia Calapà "FIGARO QUA,FIGARO LA' STATEVI ZITTI PER CARITA'"
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 21:56 · Modificato
Maria Pia Calapà
Maria Pia Calapà I moniti del professor Remo Calzona, docente del dipartimento di ingegneria strutturale e geotecnica dell’Università la Sapienza di Roma e già presidente del comitato tecnico-scientifico Anas-governo per lo studio sulla fattibilità del ponte, si perdono nel nulla. “Il ponte così come è stato progettato – ammonisce Calzona – costa molto e non è esente da rischi strutturali, potrebbe collassare”.
Mi piace · Rispondi · 1 · 2 ottobre 2015 alle ore 15:40
Paola Siracusa
Paola Siracusa Ma la scienza lascia indifferenti i ciarlatani...
Non mi piace più · Rispondi · 1 · 2 ottobre 2015 alle ore 16:22
Maria Pia Calapà
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Lillo Taverna
Lillo Taverna Mi dici dove ha trovato quella tua cugina (tralascio l'aggettivo) gli errori di grammatica o sintattici nel mio splendido pezzo devastante della usuale imbecillità? Confonde gli errori del proto, i miei errori dattilografici di cui mi onoro (non ho seg...Altro...
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:28
Maria Pia Calapà
Maria Pia Calapà AI TEMPI DI BERLUSCONI.
“No al ponte” è quasi unanime. Ma “lui” tira diritto.
E i moniti del professor Remo Calzona, docente del dipartimento di ingegneria strutturale e geotecnica dell’Università la Sapienza di Roma e già presidente del comitato tecn...Altro...
foto di Maria Pia Calapà.
Mi piace · Rispondi · 2 ottobre 2015 alle ore 15:34
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