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mercoledì 28 dicembre 2016

A Racalmuto il Sindaco Comunista onora i miliziani fascisti ma non spende neppure una parola per ricordare 32 figli del popolo "dispersi" in guerra tra il 1915 e il 1918
 
 
 
 
 
 
A Racalmuto il Sindaco Comunista onora i miliziani fascisti ma non spende neppure una parola per ricordare 32 figli del popolo "dispersi" in guerra tra il 1915 e il 1918


 
Gent.mo signor Sindaco Messana di Racalmuto,

 
l'altro giorno il 24 maggio di questo anno, centenario delle nostre vittoriose guerre, Lei ebbe a omaggiare non so chi, non so perché, non so per far piacere a chi.
 
 
 
Mi aspettavo dal compagno Messana che così una parola, se non una promessa, la spendesse per ricordare i trascuratissimi dispersi in grerra tra il 1915 e il 1918. Nulla. Si fosse trattato di miliziani (volontari fascisti racalmutesi nella Spagna di Franco), beh! noi comunisti subito a dedicargli una strada lunga chilometri. Non vogliamo passare per settari e così finiamo col risultare settari alla rovescia.
 
Trentadue figli del popolo, insomma figli di quella classe operaia e contadina, che dovrebbe essere la nostra gloria, il nostro vessillo, finiscono "dispersi", termine militaresco per non dire morti sui campi di guerra nemici e lì lasciativi decomporre senza un fiore, senza una lapide, figuriamoci un avello, ordunque quei trentadue racalmutesi erano sono senza onoranza alcuna, ed ora anche lei li lascia senza una epigrafe in flex, di nessun valore venale. Io al suo posto mi vergognerei e  ancor di più tutti quei militaristi di contorno, magari fanatici del gran moralismo politico, andrebbero davvero messi alla gogna della impudenza, del tornacontismo, della inettitudine etica e  civile.
 
Sa perché mi arrovello? Perché proprio mio nonno, mio omonimo - ma analfabeta diversamente da me - sta tra quei 32 dispersi, unitamente al fratello di mia nonna di cognome Falci.
 
Le ho messo sopra  quel foglio di appunti storici perché mio nonno il 24 maggio ma del 1917 proprio in quello sloveno posto di Hudi Log, in quelle terrificante doline, ci rimise la pelle, nella insensata, criminale ritirata dell'angariato 142° reggimento. Di sicuro venne impallinato da cecchini austriaci, ma caduto là, là fu lasciato in pasto alle belve e quindi seppellito anonimamente dalle nevi del successivo inverno.
 
Queste notizie le ho potuto raccogliere grazie a certe soffiate di indignata gente in divisa.
 
Se mostra si doveva fare a Racalmuto, non crede che almeno storie come questa dovevano emergere e antieroi sacrificati alla gloria  della Patria dei Signori come voi avrebbero dovuto avere una segnalazione, un omaggio, un ricordo sia pure in plex? Niente!

Come si giustifica signor sindaco comunista?
 
 
 

 
 

 
 

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