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giovedì 15 dicembre 2016

Morte della Vergine di Caravaggio

Morte della Vergine | Caravaggio
Caravaggio era un violento, un assassino, un attaccabrighe che frequentava sia i raffinati palazzi sia le bettole più anguste.
La sua vita è trascorsa tra gli uomini più potenti del suo tempo, che lo hanno protetto e sostenuto, ma anche tra criminali e prostitute che potevano diventare modelli per i suoi capolavori.
Michelangelo Merisi, detto Caravaggio trascorse a Roma un decennio, in cui la sua vita e la storia dell’arte furono sconvolti per sempre.

Morte della Vergine | Caravaggio
Sapete già che uno dei prossimi eventi del Blog si terrà a Roma e sarà dedicato proprio a Caravaggio.
Ho già dedicato alcuni post alle opere che vedremo a Roma come la Vocazione di San Matteo che si trova presso la Chiesa di San Luigi dei Francesi e la Crocifissione di San Pietro, nella Chiesa di Santa Maria del Popolo.
Oggi, invece, vi mostro alcune immagini di un capolavoro realizzato a Roma: Morte della Vergine.
A causa del grande scandalo che suscitò l’opera venne rimossa subito dalla sua collocazione originaria e dopo varie vicissitudini il capponavo arriva al Louvre, dove oggi si trova.

Morte della Vergine di Caravaggio: descrizione storia

Caravaggio nel 1601 riceve l’incarico da Laerzio Cherubini per realizzare un dipinto da collocare sull’altare della cappella dedicata alla Vergine Maria nella Chiesa di Santa Maria della Scala a Roma.
L’artista realizzò un’opera enorme, che appena collocata nel luogo stabilito fu subito rimossa.
La scena rappresentata era scandalosa per gli uomini e le donne del Seicento!
Si trattava di una scena che descriveva la morte della Vergine nella sua cruda verità.
Troppo simile alla morte di una donna qualsiasi, troppo somigliante la Vergine ad una donna del popolo, sicuramente raffigurata in modo poco decoroso con le gambe scoperte e il ventre gonfio.
Non s’era mai vista la Madonna rappresentata senza quelle caratteristiche che la identificano come la Madre di Cristo e Vergine senza peccato, ma soprattutto l’intera scena era ambientata in una stanza umile e questo era inammissibile.
L’unico elemento divino che Caravaggio dipinge è un sottile cerchio dorato dietro la testa di Maria, ma non bastava per far accettare un dipinto.
Inoltre, l’opera appariva ancor più sconveniente perché la donna nei panni della Vergine a qualcuno ricordava il ritratto di una cortigiana di cui Caravaggio era l’amante, oppure ancora sembrava troppo somigliante ad una meretrice trovata morta annegata nel Tevere.
L’opera era impresentabile in una Chiesa e considerata sconveniente, ma suscitò grande interesse nel panorama artistico del tempo.
Alcuni artisti di Roma consentirono, infatti, l’esposizione al pubblico dell’opera prima che il dipinto fosse trasferito presso la corte del duca Vincenzo I Gonzaga a Mantova, che lo acquistò su segnalazione di Rubens.
L’opera, in seguito al dissesto finanziario che colpì i Gonzaga, venne venduto ed entrò a far parte della collezione del banchiere parigino Everard Jabach, che la cedette poi al re di Francia Lugi XIV e per questo motivo si trova ora al Louvre.

Un evento per vedere le opere di Caravaggio a Roma

Il 5 dicembre 2015 potremmo scoprire la vita e le opere di Caravaggio grazie alla collaborazione tra The ART post Blog e l’Associazione Miramuseo, che riunisce storici dell’arte e archeologi, esperti di comunicazione e didattica museale, e che propongono un modo nuovo di avvicinarsi all’arte.
Grazie a questa evento potremmo conoscerci ed esplorare Roma da un punto di vista diverso, ovvero attraversando le vie dove Caravaggio ha vissuto e lavorato, ammirando i suoi capolavori e scoprendo aneddoti poco noti della sua vita inquieta.
Che ne pensate di questa iniziativa?
Ci vediamo a Roma?
Per iscriversi basta inviare una e-mail 😉 artpostblog@gmail.com
Morte della Vergine | Caravaggio

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