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sabato 21 gennaio 2017

Il giovane Ettore Salvatore Tancredi Messana poté comunque fare studi regolari e ben si laureò in legge in quel di Palermo. Risulta che finita la guerra del '15-'18 proprio a Racalmuto iniziò ad esercitare la professione di avvocato professando addirittura idee socialiste. Ma ben presto entrò in Polizia e in qualità fi Vice Commissario fu addetto al Commissariato di Mussomeli.
Apprezzato dalla Questura di Caltanissetta, nell'Ottobre del 1919 viene mandato in missione a Riesi per sedare i tumulti contadini volti ad occupare le terre di un feudo nobiliare.
Gli affidano un nucleo di soldati sotto il comando del sottotenente dell'esercito Di Caro da Acquaviva, appena ventenne, dotato di ben due mitragliatrici.
Il giovane Vice Commissario Messana mostra autorevolezza e riesce in un primo tempo a sedare quei torbidi ispirati da tale Angeletti che viene da lontano e il mestatore avvocato Calì. Tutto bene finché quegli agitatori non riescono a radunare una folla tumultuante nella piazza principale di Riesi. Messana dà ordine di sgomberare la piazza. Angeletti si oppone pretendendo di fare un comizio sobillatore. Mentre vi è una siffatta trattativa la folla assale il comando militare.
Partono dalla folla colpi d pistola, viene ferito un militare. La reazione dei militari sono il comando di Di Caro è immediata e feroce, Una diecina di morti, 50 feriti. Il comando militare si disperde, la folla tumultuante si impossessa delle mitragliatrici. Il Messana nulla può ma di nulla è responsabile.
Un colpo di pistola alla nuca fredda il giovane sottotenente Di Caro. Ovviamente veniva ritenuto responsabile di quella reazione eccessiva dei suoi soldati. Messana non viene per nulla molestato. Giungono forze nuove, commissari esperti e dopo un paio di giorni la situazione torna alla normalità.
Da Roma il governo Nitti, peraltro non ostile ai socialisti, manda un ispettore generale di polizia per una inchiesta. Passa al setaccio l'operato del Messana cercando di colpevolizzarlo ma i fatti sono quelli e nulla si può addebitare al Messana.
Viene restituito al commissariato di Mussomeli. Ma qui il Messana resta poco e forse per sottrarlo ai tentativi di linciaggio morale in cui esplode l'avvocato Calì che era stato messo in galera come sobillatore dei fatti delittuosi di Riesi, lo trasferiscono in Continente.
A Bolzano e fu la sua fortuna. Qui eccelle tanto da essere preso in considerazione dai suoi superiori al Ministero per una promozione a questore addirittura nella importante sede di Palermo. ma il ras fascista di Sutera Mormino ha altre mire e quella promozione sfuma.
Quando, però, c'è da scegliere un valido funzionario per andare ad occupare la direzione della neo questura di Lubiana in Slovenia si sceglie proprio il Messana. Da qui una grande storia ove il Messana svetta come preciseremo in altra occasione.
Muore a Roma, rispettato apprezzato anche da De Gasperi, probo, indenne da indebiti profitti e viene tumulato, come grand-commis dello Stato al Verano, il prestigioso cimitero di Roma. .
Calogero Taverna
Non neghiamo che sulla presenza del giovane vice commissario Messana a Riesi fummo scettici per un paio di anni fino a quando potei appurare che sì c'era stato ma con inciarichi ruolo e mansioni tutt'altro che criminali come si cercè di insinuare a cominciare da Li Causi per passare a Casarrubea e quindi all'ANPI di Palermo, al mio non disoprezzato ex sinaco Petrotto e in sintonia il reboante ma vacuo MALGRADOTUTTO; ho dovuto tamponare i vari Clogero Alaimo Di Loro, Gero Difrancesco, Gaspare Agnello e sotto sotto Pio Messana.

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