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lunedì 23 gennaio 2017

Nescit vox missa reverti

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Con la locuzione latina di Orazio Nescit vox missa reverti (Ars poetica, 390), traducibile in italiano come La parola, una volta pronunciata, non può tornare indietro, lo scrittore latino consiglia a chi scrive di rivedere il testo prima di pubblicarlo.
Generalmente la frase viene utilizzata per indicare un lapsus dicendi o nei casi in cui ci si accorge troppo tardi di aver detto qualcosa di sconveniente[1].
Il senso della locuzione oraziana si può trovare anche in alcune opere in lingua italiana[2]:
« Voce dal sen fuggita
Poi richiamar non vale;
Non si trattien lo strale
Quando dall'arco uscì »
(Pietro Metastasio, Ipermestra, Atto II, scena I)
« Ché non retorna mai
La parola ch'è detta,
Sì come la saetta »
(Brunetto Latini, Il Tesoretto, canto XVI, vv. 1606-1608)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ L. De Mauri (Ernesto Sarasino), 5000 proverbi e motti latini: flores sententiarum: raccolta di sentenze, proverbi e motti latini di uso quotidiano, in ordine per materie, con le fonti indicate, schiarimenti e la traduzione italiana, II ed. riveduta e corretta da Angelo Paredi e Gabriele Nepi, Milano, U. Hoepli, 1995, p. 155, ISBN 88-203-0992-0 (Google books)
  2. ^ Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto? Tesoro di citazioni italiane e straniere, di origine letteraria e storica, ordinate e annotate da Giuseppe Fumagalli, Milano, Hoepli, 1989, p. 338 (Google books)

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