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venerdì 24 marzo 2017

Che io abbia una stima sconfinata del dottor Silvano penso sia più che assodato; che Il dottor Silvano possa scivolare nei banali idola baconiani del momento mi impressiona.

Il vitalizio parlamentare compete a chi ha reso questa Italietta postfascista la SETTIMA potenza economica del mondo (merito anche della c.d. economia globale che incolti dileggiano senza saperne nulla).

Siamo quindi nell'evangelico canone del dar la giusta mercede agli operai alla stregua magari di clinici illustri ed a riparo degli scialacqui a pro' di drogati calciatori della squadra del cuore.

Il giorno in cui ci si rende conto che la pensione non è un diritto ma la si dovrebbe scontare intera con i premi pagati di tasca propria, forse non verrò assordato da imbecillità.

Che tanta povera gente non arrivi a fine mese, ecco un'altra frottola. I dati ISTAT dànno Racalmuto con un reddito annuo medio pro-capite al di sotto di mille euro; gli studiosi e ricercatori delle università toscane dicono invece che Racalmuto vanta un reddito medio pro.capite di 13.500 euro, più della Milano, capitale economica d'Italia.

Ovvio il 'nero' e l'evasione fiscale consentono tante ipocrite lagrime a prefiche senza idonea cervice.

Quanto al lavoro, tutti sperimentiamo che mancano i lavoratori non il lavoro. Certo i saprofiti di uno stato assistenziale fortunatamente comimciano a scemare.

Mi dilungo non certo per istruire il colto dottor Silvano ma per metterlo sull'avviso: mediti sulle imbecillità che i suoi vacui sodali gli vanno appiccicando facendo evapore il concerto lamentoso ma ammonitore del suo alato pensare e meditare.

Calogero Taverna

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