Profilo

martedì 16 maggio 2017

Vedo che alterniamo il tu al lei,mi farebbe piacere rimanere sul tu se sei d'accord

dipende dal mio momento psicologico nei tuoi confronti; il tu mi viene spontaneo se dialoghiamo così sommessamente; il lei me lo impone la maestosità della tua personalità che sento alitare quando il discorso si eleva. Vorrei invitarti al Caffè Greco per uno scambio di opinioni circa la personalità di tuo nonno.

sto leggendo la poesia del cactus.........anche tu gli anni li porti a meraviglia ......
 non lamentarti e poi il bene più grande è rimanete lucidi attivi con il cervello (organo prezioso)e a te funziona alla grande

Non mi lamento!!!

3 giugno 23.03.48



L'altra Parrocchia del '49. Leonardo Sciascia Paese con figure: E' questo il vero don Luigino Messana? ... ma il barone Trupia, entrando col suo passo anchilosato, il gran naso che gli disegna un profilo aerodinamico, muoveva le mani, leggere come farfalle, a foggiare nell'aria un gran corpo di donna: una di quelle gigantesse alla Baudelaire, alla cui ombra don Ignazio riprende quota come una piccola mongolfiera. Così tutti i nostri personaggi (perché sono gli uomini che vediamo ogni giorno, ma al tempo stesso sono personaggi in cerca d'autore) parlano ora di donne - e il signor Munisteri riprende sonno dentro la sua poltrona. Le donne, le donne. Sono tutti mariti premurosi e fedelissimi, di donne non conoscono che la propria moglie: ma quale fantasia, che baldiniana golosità, con che gusto si accendono in determinazioni anatomiche, in battute piccanti. Il barone Trupia si affida all'eloquenza delle mani: forse vedremo le sue mani staccarsi, volteggiare nell'aria, svanire alla ricerca di quella donna incontrata quarant'anni fa a Pinerolo, nella tal via di Milano, dentro la tal piazza di Roma. Ecco: è già un personaggio, il nostro barone Trupia; può benissimo entrare dentro le saporitissime pagine di uno scrittore contemporaneo che tanto amiamo. E magari uscirne sbattendo la porta, tanto la sua presenza annienterebbe i vari Percolla e Muscarà del "Don Giovanni in Sicilia".

 5 giugno 21.56.45
Sciascia stravolge poi la sua ironia sulla sessuomania del Circolo Unione. Ecco come "I giovani apposta tirano fuori discorsi sulle donne, fingono malinconia considerando chi per l'età più non le può godere. Don Ferdinando Trupia salta su dal divano - ho settant'anni, ma una bella donna la sento da qui alla chiesa del Carmine; voi voglio vedere quando avrete la mia età. I giovani protestano - ma noi in generale parliamo, sappiamo quello che lei è ancora capace di fare. Sì - dice don Ferdinando - son capace di fare cose da pazzi, con una donna. L'altro giorno, a Palermo , sapete che mi disse una donna? Tu meglio di un giovane di vent'anni sei, mi disse, non è una cosa normale, dovresti andare da Coppola (Coppola è il primario della clinica psichiatrica universitaria). Da Coppola, capite? Pare anche a me che non è una cosa normale, proprio voglio andarci, i nervi sono. Il barone Lascuda leva gli occhi dal giornale, si volge al vicino - lui deve andare da Coppola? E io che dovrei fare? Chiudermi tra quattro mura e non uscire più di casa, questo dovrei fare. Una cosa ti dico, che non ne posso più. L'altra sera sono andato a fare visita ad un amico, c'erano tre ragazze che mi stavano intorno, son dovuto andar via perché non ce la facevo più; queste se ne accorgono, pensavo, e che figura ci faccio? Che stai dicendo? - chiede don Ferdinando, vibrante come un diapason nel timore che si mormori di lui - Vai cercando donne? E perché no - dice il barone, tu sei dell'ottantatre e io dell'ottantasette. te ne sei scordato? Don Ferdinando si avvicina ad uno dei giovani, mormora - ora ci divertiamo - questo qui raglia sempre di donne, come un asino castrato è, non c'è da credere mezza parola. Poi rivolto al barone - raccontami di queste ragazze, credo di sapere chi sono, forse ti pigliavano a gabbo. Tu non sai niente - dice il barone - né io posso dirti niente; ma per pigliare a gabbo me ce ne vuole, e tu lo sai. Le ragazze mi strusciavano addosso come gatte, una ce n'era con un paio d'occhi, una bocca. e il petto che mi toccava l'orecchio, lei si chinava apposta e il petto mi toccava l'orecchio, qui; era una rosa --- poi si è messa a suonare il pianoforte, io le stavo di faccia, in um modo mi guardava ..." [segue]
6 giugno 13.26.16
Buongiorno....sono al pc e sto documentandomi sui fatti riguardanti la Slovenia ....non ti nascondo che la cosa non mi è facile.....c'è comunque tanta voglia di andare in fondo
ieri avevi parlato di compiti a casa .......
io ieri il compito a casa l'ho fatto. Ho raccolto un centinaio di pagine su tuo nonno. Ti avevo chiesto se avevi il telefono fisso perché dovendo parlare a lungo il telefonino è micidiale. Ora vado a pranzo. Questo pomeriggio, mettiamoci in contatto. Un carissimo saluto e l'augurio di uno splendido pomeriggio.

6 giugno 15.24.14
Qui riporto antiche mie cose. In sintesi vi è poi il mio approccio alla questione ETTORE MESSANA. Non condividevo allora sberleffi infondati, figurarsi adesso che di ricerche ne ho fatte tante e molto proficue in onore del Questore Ettore Messana e molto a disdoro dei di lui denigratori, falsari e sopprattuto calunniatori. Io spero che Totò (come MALGRADO TUTTO) mi leggano già qui e si accingano a contattarmi per una loro indefettibile RESIPISCENZA OPEROSA (altrimenti corrono brutti rischi dovendosela vedere con le ire della signora GIOVANNA MESSANA di Roma - ma abita a Osta - che è poi l'unica ad essere superstite parente diretta del questore le cui radici racalmutesi alla fin fine si legano solo al suo genitore) Si dà il caso che l’ex Sindaco di Racalmuto sia penna vivacissima e irrefrenabilmente polemica. Mi delizia, come può accadere tra affini. Ha per il momento i guai suoi e non sono bazzecole. Dovrebbe rinchiudersi nei suoi attacchi-difesa. Ma son panni per lui molto stretti. Così deborda in un comodo anticomunismo d’altri tempi, in confronti tra le paghe dei ricchi e le miserie dei poveri, ed ecco da ultimo nel dileggio di grandi (in ogni senso, anche negativo) personaggi locali. Cozza così con le mie convinzioni di aduso alle ispezioni bancarie d’alto tiro e con i risultati delle mie frequentazioni dei più disparati archivi di stato o di santa romana chiesa. Riprendo un mio contrappormi in Facebook per darne ragguaglio anche a miei lettori d’altre sponde. Scusatemi. 6 febbraio Salvatore Petrottoha pubblicato qualcosa sulla sua bacheca.


"Scoprire con triste ed amara meraviglia che certi personaggi, davvero inquietanti, che hanno segnato, assai negativamente, la storia d'Italia sono di Racalmuto, mi rattrista non poco. Mi riferisco al mafioso vero e non presunto tale, Jò Macaluso, braccio destro di Sindona, una sorta di factotum siculo-americano che aveva le porte aperte persino alla Casa Bianca, ai tempi di Nixon! Od ancora, ad Ettore Messana, il terribile questore, fascista della prima ora, già alle prese con le stragi di centinaia di operai e contadini durante il famoso Biennio Rosso, tra il 1919 e 1920. Lo stesso Messana che, vent'anni dopo avere represso nel sangue le lotte sindacali di moltitudini di poveri disgraziati, fece sterminare migliaia di iugoslavi a Lubiana, in Slovenia, con la scusa che erano comunisti. Un criminale di guerra che, anziché essere condannato per le torture ed i numerosi eccidi perpetrati, dopo la caduta del Fascismo, viene, inspiegabilmente, riabilitato e nominato capo della polizia in Sicilia, dal governo Bonomi, di cui faceva parte anche Alcide De Gasperi. Una volta in Sicilia il Messana si accorda con la mafia, la stessa mafia che fece uccidere centinaia di inermi contadini e che perpetrò la prima strage di Stato in Italia, all'indomani della caduta del fascismo, quella di Portella delle Ginestre. Mafia che fece uccidere i sindacalisti Accursio Miraglia e Girolamo Li Causi. Quest'ultimo, Li Causi, tra l'altro, proprio a proposito del Messana, ebbe modo di dire che era il capo dei banditi, mentre Giuliano una sorta di capo della polizia. Tutto a ruoli invertiti! Stato ed Antistato, mafia ed antimafia, sono spesso allora come oggi la stessa cosa! Che tristi ed amare verità, un pò sciasciane ed un un pò troppo racalmutesi, visto che tali protagonisti, di queste terribili storie d'Italia, sono di Racalmuto! Sciascia ed i suoi contrari, potremmo concludere, se ci riferiamo al questore aguzzino, poi divenuto capo della polizia in Sicilia, Ettore Messana, od ancora al mafioso Jò Macaluso."

Lillo Taverna Carissimo Totò, ti piace il tono acuto anzi acutissimo e figurati se puoi trovare un censore nel sottoscritto che se può ha voglia di gridare più di te. Trattandosi ora dell'onore di Racalmuto cui tengo in modo spasmodico sino a buttare anatemi a figli di amici miei che mi sono cari e cui debbo persino gratitudine, mi permetto di contraddirti. 

Lillo Taverna: Joe Macluso non fu (anzi non è, visto che è ancora vivo) quel truculento boss della mafia siculo-americana che fu comodo far credere. Le ciarle dei giornali e dei mass-madia sono comiche di disinformati. Personaggio folklorico quanto ti pare, capace di andare a S. Francesco e cercare di liberare il padre dal tetto, ma niente di più. Quanto a Sindona - e credo di saperne e di sapere cose in esclusiva - fu utile idiota, tanto più utile quanto più idiota. Ci rimise persino la pelle per la sua insipienza. Sai che Occiuto ed io restammo disorientati dal fatto che codesto signor Presidente di ben quattro banche (tre a Milano ed una a Messina) non aveva manco apposto la firma nei più scottanti verbali dei consigli di amministrazione e non per furbizia, solo per non essere stato manco inviato.


stasera ho inviato questo breve preavviso a Claudia Cernigoi: lei dovrebbe essere l'autrice di foglietti infamanti il dottore Ettore Messana già ispettore generale di pubblica sicurezza. In contatto con la nipote di tanto grande personaggio della storia di Italia ho fatto e continuo a fare ricerche che la smentiscono in pieno Non so se reputa di procedere ad una sorta di resipiscenza operosa. Sappia che la signora Giovanna Messana non è persona da oppiare. Certo non ha avuto tempo per inseguire e perseguire codesti sedicenti storici fabbricanti di calunnie nei confronti del suo grande avo. Ma ora ha deciso.
 bravissimo, ottimo avvertimento.

ne sto spedendo un altro a G. Casarrubea

bene

Malgrado Tutto si è reso colpevole di una diffusione di notizie infamanti nei confronti di questo nostro grande concittadino, il noto personaggio Ettore Messana, celeberrimo ospite nel nostro famosissimo personaggio don Luigino Messana in arte - per voce corrente - don Ferdinando Trupia di sciasciana memoria. Ho inviato un subdolo preavviso solo apparentemente rivolto ad una sedicente giornalista triestina. Ecco: stasera ho inviato questo breve preavviso a Claudia Cernigoi: lei dovrebbe essere l'autrice di foglietti infamanti il dottore Ettore Messana già ispettore generale di pubblica sicurezza. In contatto con la nipote di tanto grande personaggio della storia di Italia ho fatto e continuo a fare ricerche che la smentiscono in pieno Non so se reputa di procedere ad una sorta di resipiscenza operosa. Sappia che la signora Giovanna Messana non è persona da oppiare. Certo non ha avuto tempo per inseguire e perseguire codesti sedicenti storici fabbricanti di calunnie nei confronti del suo grande avo. Ma ora ha deciso.

ottimo......l'ho già condiviso
6 giugno 23.19.02

Questo il passo di Li Causi che dovresti cercare e trascrivere o fotocopiare nell'Archivio Centrale di Stato. Da qui parte l'ignominia Riesi -------------------- Cfr. Discorso di Girolamo Li Causi al Senato della repubblica, 23 giugno 1949, in Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia in Sicilia, Atti relativi alla strage di Portella della Ginestra, parte prima, p. 90.

7 giugno 2.36.24
A UMBERTO SANTINO mi pare che lei scriva che "il Commissario Messana" avrebbe nel 1919 fatto sparare sui contadini di Riesi provocando 15 morti e 50 feriti. Sto facendo ricerche accurate e questo non mi risulta anzi mi sa di mistificazione diffamatoria. Sto cercando di tutelare il buon nome del nonno della signora Giovanna Messana e quindi credo che sia suo dovere dimostrarmi la fondatezza della sua accusa



Leggo a suo nome espressioni lesive dell'onore del questore Ettore Messana. Per incarico della signora Giovanna Messana, nipote di questo grande personaggio storico e altamente meritevole quale il grande Ufficiale Ettore Messana Ispettore generale di PS sto conducendo accurate indagini storiche e quindi posso comprovare nelle competenti sede che la Signora intende adire che quanto affermato nell'articolo a suo nome è infondato e distorsivo della verità nei termini e nel significato che verranno più pertinentemente formulati.
7 giugno 19.24.45
Ho trovato un testo storico sui fatti di Riesi che ti riporto qui. Reputi che possa pubblicarlo subito o è meglio che appuriamo altre cose?

Nessun commento:

Posta un commento