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domenica 28 gennaio 2018

 
 
 
 
 
 
 
 



PREFETTURA DI AGRIGENTO 10 marzo 1945 ---- - al Min. Interno

Durante il regime fascista . la prefettura proponeva al ministero, dietro preventivi accordi intercorsi con gli interessati e la Questura, determinate persone da nominarsi confidenti, oppure AGENTI SSGRETI, in quei Comuni della Provincia dove si ritenesse necessario ed opportuno  disporre di un informatore. -

Dopo l'approvazione del Ministero, la persona proposta veniva nominata con decorrenza
determinata ed assumeva  subito  servizio ricevendo istruzioni dal capo del'Ufficio Politico della Questura(Capo di Gabinetto),.

Gli agenti segreti e i confidenti erano rispettivamente  nominati con decreto Ministeriale e Prefettizio, nel quale venivano stabiliti anche gli assegni da corrispondersi loro, assegni che per i  primi erano di lire 18,20 al giorno, mentre per gli altri variavano da 200 a 300 lire mensili.
Soltanto in un caso si pagarono lire 450.

La distinzione fra agenti segreti e confidenti, a quel che si rileva, era del tutto formale, poiché in sostanza, sia i primi che i secondi esplicavano la loro attività inviando al Questore, più o meno frequentemente, a seconda della loro maggiore o minore diligenza, delle lettere che non affrancate, firmate con un pseudonimo  noto  alla Questura e nelle quali lettere segnalavano le notizie più svariate,_Si ha motivo di ritenere,  a riguardo, che il Capo dell'Ufficio Politico, non fìdandosi della loro capacità di comprendere quali notizie potevano interessare alla Questura, solesse invitarli a segnalare ogni cosa. Ragione per cui si notano frequentemente, nelle lettere dei confidenti, notizie  di  nessuna importanza.

Per ciò che riguarda la politica,  le  notizie fornite si riferivano in prevalenza alla vigilanza sulle persone qualificate sovversive, con precisazioni circa i loro spostamenti, gli incontri con  altri compagni di fede, le soste al caffè, le discussioni fatte, le compagnie abituali ecc. Venivano inoltre fornite notizie circa gli eventuali dissensi nella politica fascista locale e negli eventuali commenti all'azione del governo fascista.
Qualche volta le lettere dei confidenti contenevano delazioni su fatti o parole  di taluno, ostili al fascismo od a Mussolini.-
Le relazioni venivano ricevute dal Questore, il quale a seconda dell'importanza delle notizie ivi contenute, postillava la lettera, passandola al capo dell'ufficio politico per i provvedimenti di competenza.

Per le notizie che interessavano la seconda e terza Divisione, (poli

 

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