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martedì 23 gennaio 2018

Quando Sciascia mette in boca e nella mente dell'impostore abate Vella questa mistificazione menzognera dells storia, celiava, indulgeva al paradosso, o ammetteva una sua adsione ad un concetto dissolutore, beffardo, o di sornioneria veridica?
" - Voi non credete che le abbia fatto il diavolo - domandava il monaco.
- Ma no - sorrideva don Giuseppe - sono anche esse opera di Dio. E che merito avremmo noi, ad astenercene? Astenersi dalle cose diaboliche è facile; il difficile è astenersi da quelle che Dio stesso ha fatto e che, per suo amore, ci chiede di non toccare. -
- Forse avete ragione - diceva il monaco - avete senz'altro ragione con la dottrina alla mano: ma io trovo che non c'è poi tanto senno, in questa storia ... E' come negare gloria a Dio in una parte della sua crezione -
- Noi diamo gloria a Dio per ogni parte della sua vreazione, anche per la donna; lodiamo la donna in quanto bellezza, in quanto armonia; la esaltiamo come genitrice .... Solo che di lei facciamo oggetto della nostra rinuncia, del nostro sacrificio: per essere soltanto sacerdoti di Dio, integralmente suoi ministri ....
......................
E allora don Giuseppe pianamente gli spigava che il lavoro delllo storico è tutto un imbroglio, un'impostura e che c'era più merito ad inventarla, la storia, che a trascriverla da vecchie carte, da antiche lapidi, da antichi sepolcri; e in ogni caso ci voleva più lavoro, ad inventarla:; e dunque, onestamente, la loro fatica meritava più ingente compenso che quella di uno storico vero e proprio, di uno storiografo che godeva di qualifica, di stipendio, di prebende. 'Tutta un'impostura. La storia non esiste. Forse che esistono le generazioni di foglie che sono andate via da quell'albero, un autunno appresso all'altro? Esiste l'albero, esistono le sue foglie nuove: poi anche queste foglie se ne andranno; e a un certo punto se ne andrà anche l'albero: in fumo, in cenere. La storia delle foglie, la storia dell'albero. Fesserie! Se ogni foglia scrivesse la sua storia, se quell'albero scrivesse la sua, allora diremmo: eh sì, la storia ... Vostro nonno ha scritto la sua storia? E vostro padre? E il mio? E i nostri avoli e trisavoli? .... Sono discesi a marcire nella terra né più e né meno che come foglie, senza lasciare storia .... C'è ancora l'albero, sì, ci siamo noi come foglie nuove.... E ce ne andremo anche noi .. L'albero che resterà, se resterà, può anche essere segato ramo a ramo: i re, i vicerè, i papi, i capitani, i grandi, insomma ... Facciamone un po' di fuoco unpo' di fumo, ad illudere i popoli, le nazioni, l'umanità vivente ... La storia! ...."

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