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venerdì 2 marzo 2018

asi, ogni società genera il tipo di impostura che, per così dire, le si addice. E la nostra società, che è di per sé impostura, impostura giuridica, letteraria, umana... Umana, sì: addirittura dell'esistenza, direi ... La nostra Società non ha fatto che produrre, naturalmente, ovviamente, l'impostura contraria." ...
"Eh, no, questo non è un volgarissimo crimine. Questo è uno di quei fatti che servono a definire una società, un momento storico. In realtà, se in Sicilia la cultura non fosse, più o meno coscientemente, impostura; se non fosse strumento in mano del potere baronale, e quindi finzione, continua finzione e falsificazione della realtà, della storia ... Ebbene, io vi dico che l'avventura dell'abate Vella sarebbe stata impossibile ... Dico di più: l'abate Vella non ha commesso un crimine, ha soltanto messo su la parodia di un crimine, rovesciandone i termini ... Di un crimine che in Sicilia si consuma da secoli..."
Anche a Racalmuto? Io direi di sì. Quanti abati Vella abbiamo avuto a Racalmuto? Tanti ... tantissimi: Anche io? forse. Anche Sciascia, direi di sì. Ricordate? Introduce le memorie e tradizioni del Tinebra e che scrive a pag. 8?
" ... voglio confessare che anch'io non mi sono privato del piacere di riportare quel documento pur conoscendone la falsità, e precisamente nelle Parrocchie di Regalpetra".
Un confiteror a cui non riesco a dare l'ego te absolvo.
Questo mio ultimo malstampato testo vuol essere un debellare l'impostura storica racalmutese. Un volere spingere le giovani generazioni a costruire un futuro su basi veritiere rifuggendo dalla impostura.
Presunzione o illusione la mia? Io ci sto provando.
Calogero Taverna

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